Juventusnews24
·18 dicembre 2025
Di Gregorio Juve e quel retroscena di Mangiapoco: «Di lui mi ha sempre sorpreso questo aspetto in particolare». Poi svela un aneddoto – VIDEO

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·18 dicembre 2025

Il salto dalla seconda squadra al palcoscenico dei grandi è un passaggio cruciale, fatto di emozioni, apprendimento tecnico e, soprattutto, confronto umano. Stefano Mangiapoco, estremo difensore in forza alla Juventus Next Gen, ha avuto l’opportunità di vivere in prima persona l’atmosfera della Continassa, lavorando fianco a fianco con i tre “mostri sacri” che difendono la porta della Prima Squadra: Michele Di Gregorio, Mattia Perin e Carlo Pinsoglio.
In un’intervista esclusiva rilasciata in esclusiva a Juventusnews24, il giovane portiere ha descritto l’impatto con questi campioni, sottolineando non solo le loro indiscutibili doti atletiche, ma soprattutto lo spessore delle persone dietro i guanti. Nonostante la differenza di categoria ed esperienza, l’accoglienza riservata al giovane collega è stata esemplare.
MANGIAPOCO – «Sono tutti e tre fortissimi. Ho avuto modo di conoscerli, di parlare con loro: sono tre persone umilissime, che parlano molto con noi. Abbiamo avuto tempo per parlare anche prima dell’allenamento».
Tra i tre colleghi maggiori, c’è ne è uno che ha lasciato un segno particolare nella mente del giovane talento bianconero. Si tratta di Michele Di Gregorio. L’ex portiere del Monza, arrivato alla Juventus dopo una lunga scalata nelle categorie inferiori, non ha dimenticato le sue origini e le difficoltà del percorso. Questa condivisione della “gavetta” ha creato un ponte immediato tra i due.
Mangiapoco è rimasto colpito dalla genuinità del numero uno titolare, che si è interessato attivamente alla sua storia personale e calcistica, dimostrando come il successo non abbia scalfito la sua semplicità. Un esempio di leadership silenziosa e di valori umani che valgono quanto una parata decisiva.
MANGIAPOCO – «Mi ha sorpreso l’umiltà di Di Gregorio: ha fatto anche lui la gavetta, ha giocato in Serie C e in Serie B. Mi ha chiesto da dove venissi, molto umile».









































