Inter News 24
·24 agosto 2025
Diouf Inter, potrebbe essere l’ultimo colpo: i vincoli Oaktree frenano nuovi acquisti

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·24 agosto 2025
L’Inter ha ufficializzato l’arrivo di Andy Diouf, centrocampista francese classe 2003 prelevato dal Lens, ma a meno di una settimana dalla chiusura del calciomercato non è scontato che i nerazzurri completino altri innesti. Come riportato dal Corriere dello Sport, la dirigenza guidata da Beppe Marotta e Piero Ausilio resta alla finestra, ma senza forzare.
In difesa resta un buco dopo la partenza di Nicola Zalewski e lo stesso Cristian Chivu aveva richiesto un centrale in più, facendo anche il nome del giovane Giovanni Leoni. Tuttavia, la società preferisce non intervenire tanto per tappare un buco: il nuovo difensore dovrà rappresentare il primo tassello del rinnovamento di un reparto che nel 2026 saluterà tre pilastri come Francesco Acerbi, Matteo Darmian e Stefan de Vrij, tutti in scadenza di contratto.
Per questo motivo l’Inter vuole un profilo solido, giovane ma già affidabile, evitando scommesse rischiose. Il problema, sottolinea il quotidiano, è che i prezzi per i talenti emergenti sono saliti alle stelle, rendendo difficile muoversi senza correre il rischio di pagare troppo.
Un altro elemento da considerare riguarda i vincoli imposti da Oaktree, il fondo americano che controlla l’Inter. Pur avendo messo a disposizione risorse importanti, la proprietà ha fissato dei parametri chiari: massimo 25 milioni per il cartellino e ingaggi che non superino i 2 milioni di euro netti a stagione.
Un’eventuale deroga richiede autorizzazioni speciali, come avvenuto per i tentativi su Ademola Lookman e Manu Koné della Roma, considerati certezze di rendimento. Diverso il discorso per giocatori dall’estero con un percorso ancora tutto da tracciare.
In sintesi, Diouf potrebbe essere davvero l’ultimo acquisto estivo. Se non ci saranno occasioni con le caratteristiche richieste e a cifre sostenibili, l’Inter potrebbe decidere di restare così com’è, rinviando la vera rivoluzione difensiva alla prossima estate.
Una scelta di prudenza che conferma la volontà della società di costruire con gradualità, senza stravolgere l’equilibrio tecnico ed economico raggiunto.
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