Inter News 24
·18 ottobre 2025
Domenech torna sui Mondiali del 2006: «Materazzi fu il protagonista della finale. Vi spiego»

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·18 ottobre 2025
A distanza di quasi vent’anni dalla finale del Mondiale 2006, l’ex commissario tecnico della Francia, Raymond Domenech, è tornato a parlare di quella notte di Berlino che consegnò all’Italia il quarto titolo iridato. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex ct transalpino ha ripercorso i momenti più discussi di quella partita, compreso il celebre episodio dell’espulsione di Zinedine Zidane, rimasto una delle immagini più iconiche della storia del calcio.
Domenech ha ammesso di non serbare rancore nei confronti del suo ex capitano, ma ha riconosciuto che la reazione di Zidane in finale fu un evento imprevedibile solo in parte. L’allenatore ha raccontato di conoscere bene il temperamento del campione francese e di aver immaginato che, in una situazione di alta tensione, potesse accadere qualcosa di simile. Tuttavia, per Domenech l’episodio che condizionò davvero la gara non fu la testata a Marco Materazzi, bensì l’infortunio di Patrick Vieira, costretto a lasciare il campo nella ripresa.
L’ex ct ha poi ribadito la sua visione di quella partita, definendola una sfida in cui una squadra vinse ma l’altra non perse. Secondo Domenech, la Francia giocò un grande calcio per larghi tratti del match, mentre l’Italia reagì solo dopo il vantaggio siglato da Zidane su rigore. Nonostante l’amarezza per l’esito ai rigori, il tecnico ha dichiarato di non avere rimpianti, sostenendo che quella edizione dei Mondiali fu una delle più belle della storia e che la sua squadra meritava il rispetto di tutti.
Parlando della finale, Domenech ha riconosciuto in Marco Materazzi il protagonista assoluto di quella serata: fu lui a procurarsi il rigore dell’1-0, a segnare il gol del pareggio e infine a trasformare con freddezza il proprio tiro nella lotteria dei rigori. Un rendimento straordinario, che rese il difensore – allora giocatore dell’Inter – una delle figure più emblematiche del trionfo azzurro.
Per Domenech, quella di Berlino resta una notte indimenticabile, simbolo di una rivalità sportiva che ancora oggi suscita emozioni in entrambe le nazioni.
ZIDANE – «Conoscendolo sapevo che poteva succedere, ma ogni tanto mi chiedo perché si sia comportato così. Ma fu più impattante l’infortunio di Vieira. È acqua passata».
PAREGGIO – «Anche per la Fifa è un pari. È come una medaglia d’argento olimpica e in tanti mi dicono che fu il Mondiale più bello. Non ho rimpianti. Eravamo favoriti e gli italiani hanno giocato solo nei dieci minuti d’orgoglio dopo il gol di Zidane, arrivato troppo presto».
MATERAZZI – «È il protagonista della finale: provoca il rigore, pareggia, fa espellere Zizou e segna il suo rigore. Chi può pretendere di più».
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