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·17 dicembre 2024
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·17 dicembre 2024
Assente il leader tecnico Orsolini, Italiano non esita, per la seconda partita consecutiva, a dirottare Ndoye sulla destra per far posto, sull’altra fascia, a un piccolo argentino tutto tecnica e fantasia, arrivato per 4,5 milioni dal Gimnasia. A suon di colpi e giocate, il classe ‘03 ha fatto ammattire prima Dodo’ da una parte, poi Gosens dall’altra, contribuendo in maniera decisiva al gol vittoria. A Bologna già si spellano le mani per l’ennesima “Sartorata”.
Due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova: dopo la rete al Monza in Coppa Italia e la grande personalità mostrata allo Stadium, contro la Fiorentina Benjamín “El Nene” Domínguez ha dato definitivamente prova del suo cristallino talento. Dopo Castro, un altro giovane argentino ha stregato il Dall’ara: nel ritmo asfissiante e aggressivo imposto dalla squadra di Italiano, il suo tocco vellutato sembra appartenere a un altro calcio, istintivamente creativo e scevro di tatticismi.
Il fisico esile e brevilineo e le fattezze fanciullesche si scontrano con l’attitudine altera dei veri numeri 10 e con la stoffa – che i latino-americani amano chiamare garra – che gli permette di tenere botta nei contrasti. Nello stretto, inutile dirlo, Benji si esalta: 4 dribbling riusciti a fronte dei 9 (!) tentati, il numero “tutto di suola” con cui elude la pressione avversaria facendo smaterializzare il pallone condensa in un gesto il significato di questa rubrica.
La corsa poderosa con cui si avventa sul pallone che, dopo aver puntato Gosens, spedisce al centro per il gol di Odgaard è solo l’ultimo dei motivi per cui viene preferito a Karlsson e Iling. Va limata qualche scelta, ma il futuro, sotto le due Torri, è luminoso.
Per ‘Benji’ abbiamo scelto San Luca, l’ultimo singolo di Cesare Cremonini. Ascolta qui la nostra Playlist