Calcionews24
·22 dicembre 2025
Dzemaili avverte il Napoli: «Bologna? Squadra che ha voglia di far vedere cosa desidera, gioca al pari delle grandi. Squadra cresciuta e resiliente. Ecco i meriti di Italiano»

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·22 dicembre 2025

Doppio ex di lusso della finale di Supercoppa Italiana a Riyadh, Blerim Dzemaili analizza il confronto tra Bologna e Napoli, due squadre che hanno segnato in modo diverso ma profondo la sua carriera.
Quattro stagioni vissute intensamente sotto le Due Torri, tre anni in azzurro lasciando il segno: abbastanza per avere uno sguardo privilegiato su una sfida che, secondo l’ex centrocampista svizzero, racconta molto del calcio italiano di oggi. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Dzemaili parla di crescita, identità e di un possibile epilogo “da film” per i rossoblù.
IL CAMBIO DI STATUS DEL BOLOGNA – «È una squadra che ha sempre voglia di far vedere che desidera cose importanti. Ha davvero una voglia trascinante, si vede in ogni attimo della partita. E questo è sinonimo di una crescita evidente. Una volta il Bologna vinceva con squadre meno quotate e perdeva con le big. Oggi, gara con la Juventus a parte, perde con la Cremonese ma gioca quasi allo stesso livello, anche vincendo, con le grandi. Lo status è cambiato, l’asticella è alta».
UN BOLOGNA CRESCIUTO E RESILIENTE – «Entrambe le cose. Guardate la semifinale contro l’Inter: prende un gol dopo due minuti che potrebbe abbattere chiunque e invece riprende a giocare il suo calcio fino a vincere».
IL MERITO DI ITALIANO – «Sì. È un allenatore che ti dà sempre fiducia e che nelle difficoltà ti offre soluzioni. E sapete dove è stato bravissimo? Nell’invenzione di Odgaard da sottopunta: lo ha inventato lui, un giocatore così ti dà tantissime opzioni».
I GIOCATORI IMPRESCINDIBILI – «Odgaard perché non si nasconde mai. E Lobotka, impressionante: una volta giocammo una partita per l’addio di Hamsik, ci fece girare come dei matti. Andai da lui e gli dissi di fermarsi…».
LE POSSIBILITÀ DEL BOLOGNA – «Molte. Se la può giocare eccome. Se il Bologna vince due titoli in cinque mesi, beh, sarebbe da Hollywood, da cinema».









































