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Andrea Agostinelli·5 marzo 2020
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Andrea Agostinelli·5 marzo 2020
L’acquisto da parte della Sampdoria di Mikkel Damsgaard dal Nordsjaelland potrebbe rappresentare una rivoluzione nel calciomercato e nel calcio in generale.
Non tanto per le cifre dell’affare, 7 milioni di euro per un classe 2000, né tanto meno per le modalità, il giocatore è stato lasciato in prestito alla squadra danese sino al termine della stagione, quanto per il fatto che è la squadra che ha ceduto il giocatore che si sta occupando di tutti i fattori di ambientamento e non la squadra che lo ha acquistato.
“Il nostra DNA ci impone di non essere mai soddisfatti – racconta in esclusiva a Onefootball il DS del Nordsjaelland, Jan Laursen – Dobbiamo sempre cercare di migliorare per questo motivo con Mikel stiamo lavorando per prepararlo al meglio in vista della sua prossima esperienza. Conosciamo la sua destinazione per cui stiamo cercando di aiutarlo con la lingua organizzando delle lezioni di italiano, di facilitare la ricerca di una casa e di metterlo nelle condizioni di non arrivare impreparato all’impatto con la Serie A studiando le partite della Sampdoria”.
“Noi non vogliamo interferire in quello che succede tra un giocatore ed il suo nuovo club – spiega ancora Laursen – ma se possiamo aiutare un giocatore ad adattarsi più velocemente alla sua nuova realtà allora anche il nuovo club ne gioverà. È la nostra sfida. Noi perdiamo molti giocatori in età giovane ma una delle sfide è quella di cambiare la nostra filosofia di pensiero. Questi giocatori non ci lasciano, semplicemente vanno in un altro club e noi possiamo mantenere i contatti, aiutandoli”.
Questo modo di lavorare, unito al fatto che il settore giovanile del Nordsjaelland sia uno dei migliori in Europa, lascia intendere che gli affari tra i club di Serie A e il club danese possano proseguire anche nella prossima sessione di mercato.
D’altronde è lo stesso Laursen a confermarlo: “Siamo molto attratti da come si sta evolvendo la Serie A. I giocatori giovani trovano sempre più spazio, le squadre cominciano ad avere una mentalità offensiva. Il nostro obiettivo poi sarà sempre quello di supportare un giocatore del nostro settore giovanile, non solo prima della sua cessione ma anche dopo la sua cessione”.