Eliminazione dal Mondiale per Club, Marazzina: «Essere usciti può essere un vantaggio per l’Inter. Lautaro? Poteva evitare» | OneFootball

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·8 luglio 2025

Eliminazione dal Mondiale per Club, Marazzina: «Essere usciti può essere un vantaggio per l’Inter. Lautaro? Poteva evitare»

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Eliminazione dal Mondiale per Club, Marazzina non ne fa un dramma. Le dichiarazioni dell’ex calciatore sulla situazione dell’Inter

Massimo Marazzina, ex attaccante di Chievo Verona, Reggina, Roma, Sampdoria, Torino e Bologna, ha fatto il punto sulla stagione dell’Inter, sua ex squadra nella primavera e agli inizi di carriera, ai microfoni di News.Superscommesse.

L’ex calciatore ha espresso il suo parere riguardo ai fallimenti stagionali dei nerazzurri, le dichiarazioni di Lautaro Martínez, l’allenatore Cristian Chivu, e l’acquisto di Bonny, oltre alla situazione di Pio Esposito.


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STAGIONE – «L’Inter quest’anno ha fatto parlare molto di sé, soprattutto per come è andata la finale di Champions e per lo Scudetto sfumato. Credo che l’eliminazione dal Mondiale sia al momento la cosa migliore. Ora i calciatori possono recuperare al meglio le energie per poi prepararsi seriamente al prossimo campionato. Al contempo la società può pensare tranquillamente al mercato e fare valutazioni sui calciatori in uscita. Certo, uscire da una competizione non fa mai del tutto bene, perché vincere aiuta a vincere, ma alla lunga penso che questa eliminazione possa portare addirittura dei vantaggi. Come format il Mondiale mi piace, ma capisco anche quei calciatori o club che per tanti motivi neppure vorrebbero parteciparvi. La stagione dell’Inter non può considerarsi positiva. Le sconfitte sono arrivate all’ultima curva, ma sono arrivate. Non ha senso fare tanti risultati positivi, restare in gara fino alla fine su tutti i fronti, ma non vincere nessun trofeo».

LAUTARO MARTINEZ – «La frase pronunciata da Lautaro era evitabile. Mi è sembrato un battibecco tra bambini. Certe dinamiche vanno risolte esclusivamente nello spogliatoio e non vanno rese pubbliche. Lautaro avrebbe dovuto chiarire direttamente con Çalhanoğlu o con Thuram o chiunque altro. La società doveva intervenire prima, ci sono dirigenti pagati appositamente per placare situazioni del genere. I panni sporchi si lavano in famiglia, così si creano solo grandi malumori».

CHIVU – «Chivu conosce l’ambiente Inter, ma ha racimolato pochissime panchine in Serie A tra i professionisti. Negli anni in cui sono stato calciatore l’allenatore di una grande squadra come quella nerazzurra non sarebbe mai stato Chivu, con pochissime panchine fatte col Parma in massima serie. Il problema è che le alternative erano davvero poche e sono dovuti correre velocemente ai ripari, sicuramente non col migliore ma con il meno peggio che c’era in giro. Inzaghi? Mi aspettavo che lasciasse, il ciclo ormai era finito, anche se avesse vinto la Champions. Certo, è stato agevolato da un’offerta faraonica difficile da rifiutare».

BONNY E PIO ESPOSITO – «Tolti i due titolari l’Inter l’anno scorso in attacco ha fatto fatica, Bonny può dare una mano nell’immediato ed è un buon investimento anche per il futuro. Pio Esposito ha fatto abbastanza bene in questo Mondiale per club, dove ha trovato anche il gol, ma c’è da dire che il campionato è un’altra cosa. Tutti ne parlano bene, ha segnato tanto in Serie B con lo Spezia ma bisogna restare calmi perché si tratta comunque di un ragazzo di vent’anni e bisogna dargli il tempo di crescere. Se dovesse rimanere in nerazzurro non troverà grandissimo spazio, forse la soluzione migliore è quella del prestito in massima serie, in una piazza congeniale alle sue caratteristiche».

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