Elkann Juve, è (anche) una questione di cuore: come è cambiato l’atteggiamento del numero uno di Exor negli ultimi anni e cosa filtra per il futuro | OneFootball

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·13 dicembre 2025

Elkann Juve, è (anche) una questione di cuore: come è cambiato l’atteggiamento del numero uno di Exor negli ultimi anni e cosa filtra per il futuro

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Elkann Juve, la vicinanza fisica della proprietà alla squadra negli ultimi anni e i blitz motivazionali alla Continassa come segnale di continuità

Negli ultimi anni, la narrazione attorno alla Juventus ha spesso messo in evidenza un cambiamento significativo nell’approccio della proprietà. Secondo quanto sottolineato più volte dalla Gazzetta dello Sport, la figura di John Elkann è passata da una gestione percepita talvolta come distaccata a una presenza fisica e costante, segnale inequivocabile di un legame che va ben oltre il mero supporto economico. Non si tratta più soltanto di ricapitalizzazioni o di approvazione dei bilanci, ma di una partecipazione attiva alla vita quotidiana del club, manifestata attraverso blitz a sorpresa alla Continassa e una frequenza sempre maggiore sugli spalti dell’Allianz Stadium.

Questo cambio di passo è diventato evidente soprattutto nei momenti cruciali delle ultime stagioni. Elkann ha scelto di essere presente fisicamente nei momenti di difficoltà e di ripartenza, come dimostrano le visite al centro sportivo per incontrare allenatori e giocatori. Che si trattasse di dare il benvenuto a nuovi allenatori o di caricare il gruppo prima di sfide decisive, il numero uno di Exor ha voluto far sentire il peso e il sostegno della famiglia Agnelli-Elkann in prima persona. Questi incontri non sono semplici formalità, ma atti simbolici potenti che servono a ribadire a tutto l’ambiente che la proprietà è vigile, interessata e determinata a mantenere la Juventus ai vertici del calcio mondiale.


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La Gazzetta ha spesso rimarcato come questo atteggiamento serva a cementare il senso di appartenenza, ricordando a chi indossa la maglia bianconera cosa significhi rappresentare una storia ultracentenaria. Il legame tra la famiglia e il club, ribadito in numerose occasioni pubbliche, si trasforma così in energia concreta sul campo. La vicinanza fisica di Elkann diventa un fattore motivazionale aggiunto, un modo per accorciare le distanze tra la scrivania e il terreno di gioco. In un calcio sempre più dominato da fondi impersonali e proprietà straniere lontane, la Juventus continua a fondare la sua forza su una presenza proprietaria tangibile, capace di intervenire non solo con il portafoglio, ma con la faccia e con la voce, direttamente dove il lavoro prende forma ogni giorno.

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