Calcio e Finanza
·15 luglio 2025
Elkann, nodo servizi sociali: per la pace con il Fisco già versati 1,2 miliardi

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·15 luglio 2025
Con il versamento di 175 milioni di euro gli Elkann intravedono una via d’uscita dall’inchiesta penale nell’ambito dello scontro sull’eredità Agnelli, mentre la madre Margherita aspetta i tre fratelli al varco del procedimento civile.
Come riporta Il Corriere della Sera, parallelamente all’accordo con il Fisco da circa 175 milioni di euro, ormai da mesi si susseguono i confronti tra i magistrati e i legali di John, Ginevra e Lapo Elkann per trovare un accordo sull’eventuale messa alla prova degli indagati che, dopo l’udienza davanti al gip, potrebbe portare alla sospensione del procedimento.
E solo in caso di esito positivo della stessa messa alla prova — attraverso lavori di pubblica utilità — il gip dichiarerebbe poi l’estinzione del reato. Il percorso pare tracciato ma non del tutto scontato. In bilico ci sarebbe infatti la posizione del commercialista di fiducia (e presidente della Juventus) Gianluca Ferrero, al quale la contestazione di falso, oltre a quelle di concorso in evasione e truffa, pregiudicherebbe l’ipotesi di messa alla prova, lasciando invece aperta la strada del patteggiamento.
L’impressione è che la Procura punti a una soluzione complessiva dell’inchiesta: in caso contrario si andrebbe a una richiesta di rinvio a giudizio. Una soluzione che i legali degli Elkann vorrebbero ovviamente evitare.
Tornando all’accordo sui 175 milioni di euro, non è la prima volta nell’era Elkann che si arriva ad una intesa con il Fisco. Nella convinzione «di avere sempre agito correttamente secondo le regole» e «senza alcuna ammissione neppure tacita o parziale della fondatezza delle contestazioni», sono stati pagati 746 milioni da Exor e 203 milioni dall’ex accomandita Agnelli nel contenzioso relativo alla ri-domiciliazione in Olanda.
Sono stati poi versati 100 milioni divisi tra accomandita, Marella Caracciolo e Margherita Agnelli per le società estere dell’Avvocato; 10 milioni lo scorso febbraio come «sanatoria a una contestazione amministrativa» e 175 milioni di euro dell’ultimo accordo, per un totale di 1,2 miliardi.