Emergenza infortuni, tanti crociati rotti a ottobre? Lo spiega la scienza. E non è solo perché si gioca troppo… | OneFootball

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·9 ottobre 2024

Emergenza infortuni, tanti crociati rotti a ottobre? Lo spiega la scienza. E non è solo perché si gioca troppo…

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Il mese nero è ottobre. Più infortuni, soprattutto più infortuni al legamento crociato. Un trend stabile da almeno dieci anni, considerando che in Serie A la media degli LCA tocca i 12 casi a campionato.

Emergenza infortuni, tanti crociati rotti a ottobre? Lo spiega la scienza. E non è solo perché si gioca troppo…

L’ultimo è quello di Duvan Zapata, l’attaccante del Torino uscito in barella da San Siro. Ma l’elenco è lungo: Bremer (Juventus), Cambiaghi (Bologna), Rodri (Manchester City), Carvajal (Real Madrid), per citarne alcuni, tutti alle prese con il crociato, riporta la Gazzetta dello sport.


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Cosa sta succedendo lo spiega alla rosea Francesco Della Villa, direttore del Centro Studi di Isokinetic. “Stiamo tenendo monitorata la situazione. Gli infortuni al crociato sono abbastanza stabili in Serie A. Certamente c’è da fare una considerazione. La prima: gli infortuni al crociato si verificano più frequentemente all’inizio della stagione. Ottobre è il mese più caldo, è lì che abbiamo registrato più infortuni in assoluto”.

Le ragioni sono diverse e intervengono diversi fattori. L’inizio della stagione, per esempio. Si pensa, spiega Della Villa, “che i giocatori siano un po’ meno preparati”. Ma il mese di maggiore esposizione è appunto ottobre, un mese in cui si giocano più partite. “Ci possono essere periodi in cui ci sono più infortuni. Ma da un punto di vista generale possiamo aspettarci un infortunio al crociato ogni due stagioni per ciascun club. Chi ne ha un numero maggiore dovrebbe studiare nel dettaglio ciascun infortunio per capire eventuali tendenze”.

Quasi il 10% dei calciatori avrà un infortunio al crociato, un infortunio raro in senso generale, ma considerata la carriera di un calciatore il dato è molto alto (1 su 10). Il vero problema però, spiega Della Villa, “è il sommerso dei giovani. I dati nel mondo suggeriscono che l’infortunio al crociato è in aumento nei giovani ragazzi e ragazze. Dobbiamo tenerlo in considerazione”.

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