Calcionews24
·15 maggio 2023
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C’era fretta di risolvere la pratica al De Kuip ieri pomeriggio. E il Feyenoord ha ottenuto i 3 punti che gli hanno permesso di conquistare il sedicesimo titolo in un tripudio straordinario di folla. Lo stadio è stato avvolto da uno striscione lungo tutto il perimetro, una delle coreografie più esaltanti mai viste in Olanda. Ed è stato bellissimo vedere che a ogni gol segnato contro il Go Ahead Eagles, che avvicinava di minuto in minuto il titolo, i tifosi esultavano e piangevano in egual misura, sciogliendo la tensione per una vittoria che mancava da 6 anni. La gente del club del popolo ha vissuto un pomeriggio esaltante e le 3 reti sono state la ciliegina sulla torta, una più bella dell’altra: 1-0 di Idrissi che chiude il triangolo disegnato con Wieffer; raddoppio di Gimenez, puntuale come da un bel po’ di tempo a questa parte a farsi trovare smarcato in area di rigore (ed è per questo che molti club, tra i quali la Lazio, lo vorrebbero); infine, stop di destro e sinistro a giro imprendibile di un felicissimo Paixao.Il capolavoro di Arne Slot lo ha raccontato lui stesso alla città intera, che è andata ad affollare l’arteria principale – il Coolsingel – per celebrare l’impresa e anche per chiedergli di restare. Col microfono in mano, l’allenatore ha ricordato che già l’anno scorso il Feyenoord aveva rischiato di ritrovarsi in piazza, se non ci fosse stata la Roma a Tirana ad impedirlo: «Quante volte ho sentito dire che eravamo orgogliosi del modo in cui abbiamo giocato. Ora siamo andati oltre, non ci sono solo i complimenti per cosa sappiamo esprimere in campo, adesso siamo anche campioni nazionali!”Sul perché il Feyenoord ha vinto il campionato ci sarà modo di parlarne a lungo. Interessante è scoprire i vari passaggi temporali che hanno permesso di festeggiare con tanto di consegna dello Schaal a 3 giornate dal termine.1) Alla prima giornata la nuova formazione biancorossa, totalmente rivoluzionata dal mercato, vince 5-2 sul campo del Vitesse. In un film si direbbe che si è già visto l’assassino perché per differenza reti il Feyenoord è già in testa dopo appena 90 minuti.2) La sconfitta di Eindhoven. Alla settima partita il Feyenoord perde 4-3 col Psv. Nessuno può immaginare che quel passo falso in uno scontro diretto contro un avversario sulla carta più forte sarà l’unico del torneo.3) Tutti in Qatar. Il campionato si stoppa alla quattordicesima giornata per seguire l’avventura degli Orange al Mondiale. Per la prima volta, Kokcu e compagni sono in testa da soli. Non verranno mai più ripresi.4) La rimonta. Nessuna squadra ha recuperato più punti nei minuti finali. Alla terza di ritorno a 10 minuti dalla fine il De Kuip vive l’angoscia di trovarsi sotto di 2 reti col Psv. Una doppietta dell’iraniano Jahanbakhsh fa tornare a casa tutti più sollevati.5) Fuori uno. Feyenoord-AZ Alkmaar, prima contro seconda. Al novantesimo Pedersen spezza l’equilibrio con la rete della vittoria. Il gol di un terzino che non segna mai e ci prova, eliminando una concorrente6) Fuori due. Ajax-Feyenoord, seconda contro prima che ha un vantaggio in classifica di +3. All’intervallo i campioni d’Olanda in carica sono sul 2-1 e hanno annullato il gap. A fine gara, il 2-3 dichiara che i campioni d’Olanda in carica hanno consegnato lo Schaal ai nuovi padroni. Da lì in poi, non c’è più storia, anche perché i Rotterdammers non sbaglino neanche una virgola, componendo complessivamente una striscia di 12 vittorie senza interruzioni. E ancora non è finita, adesso si può andare a caccia di qualche record.