All Asian Football
·21 gennaio 2022
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·21 gennaio 2022
Tre anni in Giappone non si possono dimenticare e probabilmente, non dovesse continuare a giocare in J-League, Joan Oumari non dimenticherà questa sua avventura nel Sol Levante. Il difensore libanese lo ha fatto capire bene nelle dichiarazioni che ha rilasciato a noi di All Asian Football, oltre a mostrare il forte carattere e la forte determinazione che lo contraddistinguono. Con Oumari non abbiamo solamente parlato dei suoi trascorsi in Giappone, ma anche delle prossime sfide che attendono il suo Libano, in corsa per il terzo posto nel gruppo B di qualificazione al prossimo Mondiale che varrebbe i play-off, oltre ad esprimere una sua opinione sulla situazione difficilein cui versa il proprio paese. Joan Oumari si è dimostrato non solo un buon difensore, ma anche una persona tanto determinata quanto schietta e sincera, una di quelle che non puoi non apprezzare sotto tutti i punti di vista.
Joan Oumari nasce a Berlino il 19 Agosto del 1988 da famiglia libanese emigrata in Germania a causa della guerra civile che attanagliava il Libano in quegli anni. Ed è ovviamente in Germania che Oumari inizia a dare calci ad un pallone nei giovanissimi dell’NFC Rot Weiß Berlin, dove vi resta fino alla stagione 2006-2007 quando a 19 anni si unisce alle giovanili del Reinickendorfen Fuchse con il quale disputa 53 gare in 2 anni segnando anche 6 go nella quinta serie di calcio tedesco. Dal 2008, invece, veste assieme a suo fratello Hassan la maglia dell’SV Babelsberg con il quale conquista la promozione in 3. Bundesliga nella stagione 2009-2010. Mentre suo fratello gioca in maniera più sporadica, in questa stagione Oumari gioca almeno la metà delle partite, la maggior parte delle quali partendo dalla panchina. La sua miglior prestazione è datata 5 Marzo 2010 quando firma due assist nella vittoria contro il ZFC Meuselwitz, venendo eletto anche uomo partita.
Nel 2011, Oumari passa al Rot Weiß Erfurt firmando un contratto biennale ed essendo uno dei titolari delle squadra di terza divisione tedesca, giocando 29 partite al suo primo anno. Con il Rot Weiß Erfurt, il difensore libanese gioca ben 63 partite, oltre a segnare 3 gol e le sue prestazioni gli consentono di fare finalmente il salto in 2. Bundesliga, firmando per il FSV Francoforte. Anche con i nerazzurri, Oumari fa molto bene e dal 2013 al 2015 collezionato 64 presenze, firmando anche due reti e garantendosi spesso e volentieri un posto da titolare. Dopo tanti anni di militanza in Germania, Oumari decide di lasciarla nell’inverno della stagione 2015-2016, quando firma per il Sivasspor, club che milita nella massima serie di calcio turca. Anche l’avventura in Turchia è positiva per Oumari, meno per il Sivasspor che dopo il 2-2 all’ultima giornata contro Fenerbahce e dove il difensore segna anche un gol, la squadra retrocede in seconda divisione. Nonostante ciò, Oumari resta almeno altri 6 mesi al Sivasspor, giocando 13 partite e segnando un gol al Goztepe il 10 Dicembre 2016, prima di firmare a Gennaio per l’Al Nasr, formazione emiratina.
Oumari viene presentato come nuovo giocatore dell’Al Nasr (foto: yeniakit.com.tr)
Anche negli Emirati Arabi Uniti, Oumari riesce a ritagliarsi il suo spazio ed in due stagioni gioca più di 32 partite con la maglia dell’Al Nasr, segnando anche un gol. Le sue prestazioni non passano certo inosservate poiché ad Agosto 2018 il Sagan Tosu lo acquista in prestito per sei mesi per rinforzare la difesa ed ottenere al salvezza che poi arriverà a fine stagione con tanta fatica. In 11 partite, Oumari mette a segno anche un gol, precisamente il 20 Ottobre 2018 nella vittoria per 3-2 in casa del Vegalta Sendai.
Terminato il periodo di prestito, Oumari fa il suo ritorno all’Al Nasr ed in questa sua terza stagione negli EAU si toglie anche la soddisfazione di debuttare in AFC Champions League nel 2019 nel match di play-off contro gli uzbeki del Pakhtakor. A fine stagione, il difensore non rinnova il suo contratto con l’Al Nasr e a Luglio 2019 viene acquistato dal Vissel Kobe e qui Oumari condivide lo spogliatoio con tanti campioni come Andrés Iniesta, Lukas Podolski e David Villa. Con il Vissel, però, Oumari perde la sua titolarità e gioca pochissimo, chiudendo la stagione con solo 6 partite disputate ed 1 gol, ma si consola con la vittoria in Coppa dell’Imperatore dei suoi per 2-0 sul Kashima Antlers che gli vale il suo primo trofeo in carriera.
A Gennaio 2020, Oumari lascia il Vissel e firma per il Tokyo, squadra contro la quale aveva segnato il suo unico gol nello scorso campionato, e nella capitale giapponese arrivano maggiori soddisfazioni per Oumari. Il difensore libanese recupera il proprio protagonismo ed in due anni coi rossoblu gioca 42 partite, segnando anche due gol, oltre a vincere la YBC Levain Cup battendo in finale il Kashiwa Reysol. Al termine della stagione 2021, Oumari non rinnova il suo contratto con il club ed ora è in cerca della sua prossima avventura.
Ciao Joan, piacere di conoscerti. Prima di tutto parliamo della tua ultima stagione in Giappone con l’FC Tokyo. L’anno scorso hai giocato 23 partite e hai segnato anche un gol nella vittoria per 2-1 contro il Vegalta Sendai. Come giudichi la tua stagione e quella dell’FC Tokyo in generale?
“Sì, esattamente, ho giocato 23 partite, ho segnato un gol, è stata una buona stagione ma penso che avevamo una squadra forte, eravamo una squadra forte e potevamo fare molto meglio di quello che abbiamo fatto in questa stagione, quindi è stata ok ma non così buona perché so quanta qualità avevamo ed è per questo che la stagione è ok”.
Il tuo contratto con il Tokyo è scaduto dopo due stagioni. Qual è il tuo miglior ricordo di questi due anni nella capitale?
“Il miglior ricordo è stato quando abbiamo vinto la YBC Levain Cup, questo è stato il miglior ricordo nel FC Tokyo e anche l’aver giocato la AFC Champions League in Qatar è stato bello, i risultati in Qatar non sono stati così belli, quindi è stata una bella esperienza, ma il miglior ricordo è la YBC Levain Cup quando abbiamo vinto la coppa”.
Oumari festeggia con i suoi compagni di squadra all’FC Tokyo Adailton e Leandro la vittoria in YBC Levain Cup 2020 (foto: soccermagazine.jp)
In Giappone hai giocato anche con Sagan Tosu e Vissel Kobe dove hai vinto la Coppa dell’Imperatore. È stato difficile per te ambientarti nella cultura giapponese o sei riuscito ad ambientarti subito?
“No, non è stato difficile con la cultura giapponese, all’inizio ho avuto un po’ di problemi con il cibo giapponese perché mia madre cucinava cibo arabo, è diverso, il cibo giapponese è un po’ diverso, dopo 4-5-6 mesi è iniziato a piacermi davvero il cibo, la gente è molto carina, gente molto buona, in Giappone è facile essere buoni in tutto e mi sono sentito bene nella squadra e anche in Giappone perché sono persone simpatiche”.
Ora stai cercando una nuova avventura. Vorresti giocare in Giappone un altro anno o vorresti provare un altro campionato asiatico? O, perché no, un campionato europeo?
“Sì, hai ragione, il mio contratto è finito. No, sto aspettando (nello scegliere ndr.) cosa è meglio per me, ho alcune opzioni, ma sicuramente posso immaginare di giocare di nuovo in Giappone perché il Giappone è un bel paese e hanno anche un bel calcio, tutto professionale. Ma anche in un paese diverso non direi di no se tutto è buono e tutto va bene, ma prima ho bisogno di concentrarmi sulle partite con il Libano e dopo le partite prenderò la mia decisione
Tra pochi giorni ricominceranno le qualificazioni asiatiche per Qatar 2022 e il Libano è in corsa per il terzo posto con gli Emirati Arabi. Cosa significherebbe per il Libano la qualificazione ai play-off? La squadra crede in una storica qualificazione per la Coppa del Mondo?
“Sì, in Libano abbiamo tra pochi giorni le partite contro la Corea del sud e l’Iraq e sì abbiamo possibilità e anche noi ci crediamo, ogni volta hai bisogno di crederci se hai qualcosa da fare. Sarebbe incredibile se ci qualificassimo o ce la facessimo (andare ai play-off ndr.), sarebbe molto sorprendente perché il Libano mai nella storia ha raggiunto qualcosa di simile. Quindi giocheremo il nostro gioco, siamo fiduciosi, daremo il nostro meglio e dopo vedremo, faremo del nostro meglio”.
Con il secondo posto nel secondo turno delle qualificazioni asiatiche, il Libano si è assicurato un posto nella prossima Coppa d’Asia che si terrà in Cina nel 2023. Quali sono le vostre ambizioni per questa competizione?
“Non lo sappiamo, è anche una bella avventura per avere nuove cose da vedere in Cina, con la Nazionale. Naturalmente vogliamo andare al turno successivo, perché la nostra squadra diventa di anno in anno più forte e ora possiamo pensare più in alto di prima, quindi vogliamo dare il nostro meglio per fare il meglio e andare al turno successivo e vediamo cosa succede perché in un torneo tutto è possibile”.
Parlando del Libano, so che non sei nato lì perché in quegli anni la tua famiglia era emigrata in Germania a causa della guerra civile che c’era in Libano, quindi sei nato a Berlino e lì hai iniziato la tua carriera di calciatore. Il tuo paese è stato spesso afflitto da guerre e conflitti e ora ci sono problemi economici causati da scelte sbagliate del governo e dalla pandemia del COVID-19. Qual è, come cittadino libanese, la tua opinione sulla situazione del tuo paese? La tua famiglia è tornata in Libano o vive ancora in Germania?
“La mia opinione su questa situazione… la situazione è molto brutta in Libano, dal punto di vista economico, dal punto di vista politico… grazie a Dio vivo in Germania, sono nato in Germania e la mia famiglia è ancora in Germania, nessuno torna in Libano se non per vedere i propri genitori o fratelli o sorelle dei miei genitori che vivono ancora lì. Quindi mi auguro che tutto vada meglio in futuro e sarebbe anche bello se potessimo fare qualcosa attraverso il calcio, se potessimo essere in grado di qualificarci ai play-off, avere una partita in più da giocare, allora la gente diventerà più felice e si concentrerà sul calcio, dare loro un momento che non dimenticheranno mai, un momento dove essere felici. Credo sarebbe molto bello”.
Chi erano i tuoi idoli calcistici quando eri un bambino e chi ti ha ispirato come difensore?
“Il mio idolo calcistico è Ronaldinho perché quando eravamo bambini, mi piaceva vederlo e guardare il calcio, era molto bello e Ronaldinho era uno dei migliori giocatori. So di essere un difensore, ma amo ancora Ronaldinho e come gioca. Chi mi ispira come difensore… Fabio Cannavaro. E’ un bel difensore, non era così grande, era un giocatore piccolo, ma come difensore era una macchina, ecco perché amavo Cannavaro”.
Grazie mille per tutte le risposte. Puoi mandare un saluto ai nostri lettori italiani di All Asian Football?
“Per tutti gli italiani: amo gli italiani, ho molti amici in Germania che sono italiani, di Napoli, della Sicilia. Sono cresciuto con gli italiani, sono cresciuto quando indossavano la maglia di Del Piero e di Baggio, gli italiani sono i migliori, bel cibo, tutto bello. Un saluto da parte mia all’Italia”.
Si ringrazia calorosamente Joan Oumari per la disponibilità e la gentilezza mostrate in occasione di questa intervista
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Three years in Japan cannot be forgotten and Joan Oumari will probably not forget his adventure in the japanese land if he does not continue to play in the J-League. The Lebanese defender made that clear in his statements to All Asian Football, as well as showing his strong character and determination. We spoke to Oumari not only about his time in Japan, but also about the upcoming challenges facing Lebanon, who are in the race for third place in World Cup qualification group B, which would be worth the play-offs, as well as giving his opinion on the difficult situation in his country. Joan Oumari has shown himself to be not only a good defender, but also a person as determined as he is straightforward and sincere, one of those who you can’t help but appreciate in every way.
Joan Oumari was born in Berlin on 19 August 1988 to a Lebanese family who emigrated to Germany because of the civil war that was gripping Lebanon at the time. And it was obviously in Germany that Oumari started kicking a ball in the youth team of NFC Rot Weiß Berlin, where he remained until the 2006-2007 season when, at the age of 19, he joined the youth team of Reinickendorfen Fuchse, with whom he played 53 games in two years, also scoring six goals in the fifth division of German football. Since 2008, however, he and his brother Hassan have been playing for SV Babelsberg, with whom they won promotion to the 3rd Bundesliga in the 2009-2010 season. While his brother plays more sporadically, Oumari plays at least half of the matches this season, most of them from the bench. His best performance came on 5 March 2010 when he scored two assists in the win against ZFC Meuselwitz, also being voted man of the match.
In 2011, Oumari moved to Rot Weiß Erfurt signing a two-year contract and being one of the starters of the German third division team, playing 29 games in his first year. With Rot Weiß Erfurt, the Lebanese defender played 63 games, as well as scoring 3 goals, and his performances allowed him to finally make the jump to the 2. Bundesliga, signing for FSV Frankfurt. With the Nerazzurri, Oumari also did very well and from 2013 to 2015 collected 64 appearances, also signing two goals and often securing a starting place. After many years of militancy in Germany, Oumari decides to leave it in the winter of the 2015-2016 season, when he signs for Sivasspor, a club that plays in the top league of Turkish football. The adventure in Turkey is also positive for Oumari, less so for Sivasspor, who after a 2-2 draw on the last day against Fenerbahce and where the defender also scores a goal, the team relegates to the second division. Despite this, Oumari stayed at least another 6 months at Sivasspor, playing 13 games and scoring a goal at Goztepe on 10 December 2016, before signing in January for Al Nasr, an Emirati club.
Even in the United Arab Emirates, Oumari managed to carve out his space and in two seasons he played more than 32 games in the Al Nasr jersey, also scoring a goal. His performances didn’t go unnoticed as in August 2018 Sagan Tosu bought him on loan for six months to reinforce the defence and achieve salvation, which would come at the end of the season with much effort. In 11 games, Oumari also netted a goal, precisely on 20 October 2018 in the 3-2 win at home to Vegalta Sendai.
Once his loan spell is over, Oumari makes his return to Al Nasr and in this his third season in the UAE, he also takes away the satisfaction of making his AFC Champions League debut in 2019 in the play-off match against Uzbeks Pakhtakor. At the end of the season, the defender does not renew his contract with Al Nasr and in July 2019 he is bought by Vissel Kobe and here Oumari shares the locker room with many champions such as Andrés Iniesta, Lukas Podolski and David Villa. With Vissel, however, Oumari loses his regularity and plays very little, ending the season with only 6 games played and 1 goal, but he consoles himself with his team’s 2-0 Emperor’s Cup victory over Kashima Antlers that earns him his first career trophy.
In January 2020, Oumari left Vissel and signed for Tokyo, the team against which he had scored his only goal last season, and in the Japanese capital came more satisfaction for Oumari. The Lebanese defender regained his prominence and in two years with the red-blue team he played 42 games, also scoring two goals, as well as winning the YBC Levain Cup by beating Kashiwa Reysol in the final. At the end of the 2021 season, Oumari did not renew his contract with the club and is now looking for his next adventure.
Hello Joan, nice to meet you. First of all let’s talk about your last season in Japan with FC Tokyo. Last year you played 23 games and also scored a goal in the 2-1 win over Vegalta Sendai. How do you rate your season and FC Tokyo’s season in general?
“Yes, exactly, I played 23 games, I scored one goal, it was a good season but I think we had a strong team, we were a strong team and we could do much better than what we did this season, so it was ok but not that good because I know how much quality we had and that’s why the season is ok”.
Your contract with Tokyo expired after two seasons. What is your best memory of these two years in the capital?
“The best memory was when we won the YBC Levain Cup, that was the best memory in FC Tokyo and also playing the AFC Champions League in Qatar was good, the results in Qatar were not so good so it was a good experience but the best memory is the YBC Levain Cup when we won the cup”.
In Japan you also played with Sagan Tosu and Vissel Kobe where you won the Emperor’s Cup. Was it difficult for you to settle into the Japanese culture or did you manage to settle in straight away?
“No, it wasn’t difficult with Japanese culture, at the beginning I had a bit of trouble with Japanese food because my mother used to cook Arabic food, it’s different, Japanese food is a bit different, after 4-5-6 months I started to really like the food, the people are very nice, very good people, in Japan it’s easy to be good at everything and I felt good in the team and also in Japan because they are nice people“.
Now you are looking for a new adventure. Would you like to play in Japan another year or would you like to try another Asian championship? Or, why not, a European championship?
“Yes, you’re right, my contract is over. No, I’m waiting (in choosing ed.) what is best for me, I have some options, but definitely I can imagine playing in Japan again because Japan is a nice country and they also have a nice football, all professional. But even in a different country I wouldn’t say no if everything is good and everything goes well, but first I need to focus on the games with Lebanon and after the games I will make my decision”.
In a few days the Asian qualifiers for Qatar 2022 will start again and Lebanon is in the race for third place with the UAE. What would qualification for the play-offs mean for Lebanon? Does the team believe in a historic World Cup qualification?
“Yes, in Lebanon we have games against South Korea and Iraq in a few days and yes we have chances and we also believe, every time you need to believe if you have something to do. It would be unbelievable if we qualify or make it (go to the play-offs ed.), it would be very surprising because Lebanon never in history has achieved anything like that. So we will play our game, we are confident, we will give our best and after that we will see, we will do our best”.
With the second place in the second round of the Asian qualifiers, Lebanon secured a place in the next Asian Cup to be held in China in 2023. What are your ambitions for this competition?
“We don’t know, it’s also a good adventure to have new things to see in China with the national team. Of course we want to go to the next round, because our team gets stronger year by year and now we can think higher than before, so we want to give our best to do the best and go to the next round and see what happens because in a tournament anything is possible”.
Talking about Lebanon, I know you weren’t born there because at that time your family had emigrated to Germany because of the civil war in Lebanon, so you were born in Berlin and started your football career there. Your country has often been plagued by wars and conflicts and now there are economic problems caused by bad choices by the government and the COVID-19 pandemic. What is your opinion, as a Lebanese citizen, on the situation in your country? Has your family returned to Lebanon or do they still live in Germany?
“My opinion about this situation… the situation is very bad in Lebanon, the economic things, the political things… thank God I live in Germany, I was born in Germany and my family is still in Germany, nobody goes back to Lebanon except to see their parents or brothers or sisters of my parents who still live there. So I hope everything will be better in the future and it would also be nice if we could do something through football, if we could be able to qualify for the play-offs, have one more game to play, then people will become happier and focus on football, give them a moment they will never forget, a moment where they can be happy. I think it would be very nice”.
Who were your football idols when you were a kid and who inspired you as a defender?
“My football idol is Ronaldinho because when we were kids, I liked to watch it and watch football, it was very good and Ronaldinho was one of the best players. I know I am a defender, but I still love Ronaldinho and how he plays. Who inspires me as a defender? Fabio Cannavaro. He’s a good defender, he wasn’t so big, he was a small player, but as a defender he was a machine, that’s why I loved Cannavaro.”
Thank you very much for all the answers. Can you send a greeting to our Italian readers of All Asian Football?
“To all Italians: I love Italians, I have many friends in Germany who are Italian, from Naples, from Sicily. I grew up with Italians, I grew up when they wore the jersey of Del Piero and Baggio, Italians are the best, nice food, everything nice. A greeting from me to Italy’.
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