PianetaSerieB
·7 gennaio 2025
In partnership with
Yahoo sportsPianetaSerieB
·7 gennaio 2025
I rumors, nel calcio, vanno distinti per consistenza, legittimità e profondità. Pullulano discorsi dall’inevitabile vaporosità, portati avanti senza alcun interesse nel sacro rispetto da riservare al rettangolo verde, ma – fortunatamente – sono plurime anche le dimostrazioni di grande qualità calcistica, umana e mentale, tratti che – se ben mescolati – consegnano meritate copertine, interessanti possibilità di mercato e meritati elogi per i numeri e le prestazioni. Quanto fatto da Andrea Adorante rientra a pieno titolo nella seconda categoria: circondato dalle luci della ribalta, questa centralità mediatica è stata costantemente legittimata dal rendimento offerto con la maglia della Juve Stabia. Letterio Pino, Amministratore Unico di Elevenelite, agenzia che segue l’attaccante classe 2000, ha ordinato in esclusiva ai nostri microfoni i discorsi riguardanti il ragazzo.
Adorante sta raccogliendo meritati applausi ed elogi grazie al fatturato e alle prestazioni offerte in quel di Castellammare.
“Andrea è un enfant prodige che si è ora ritrovato dopo essersi parzialmente perso. È un ragazzo straordinario, ha avuto la bravura, l’abilità e l’intelligenza di rimettersi sul giusto binario. Questo, secondo me, grazie anche e soprattutto a Pagliuca e Lovisa: l’allenatore è stato bravissimo e ha fatto un lavoro straordinario, ma al contempo il Direttore Sportivo l’ha fortemente voluto in quel di Castellammare quando, con la Triestina, non stava beneficiando di grande continuità”.
Quello che stiamo notando è in realtà partito nella scorsa stagione: la Juve Stabia, Castellammare e Guido Pagliuca, abbinati alla dedizione al lavoro del ragazzo, ne stanno davvero alzando l’asticella dello status.
“La piazza di Castellammare è speciale, parliamo di una realtà in grado di riempire d’amore un calciatore sin dal momento dell’arrivo. Il sostegno è costante, la gente per strada ferma e ringrazia i calciatori, facendo avvertire tangibile importanza a ognuno di essi. Questo è uno dei tanti ingredienti che aiutano a fare bene. Detto ciò, Adorante ha qualità notevoli. Ho portato Icardi in Italia e in questo momento lo seguo un po’ più da vicino: posso dire che in certe movenze, come lo smarcamento e l’attacco alla porta, oltre che per l’intelligenza calcistica, Andrea mi ricorda proprio Mauro”.
Il livello tecnico-tattico di Adorante è oramai merce da palati fini resa però accessibile ai più, dunque potremmo soffermarci sull’aspetto mentale: come sta vivendo questa fase di carriera?
“Immaginate di essere uno dei talenti più cristallini del settore giovanile del Parma, per poi andare all’Inter e generare dunque tutte le condizioni utili a essere ritenuto un predestinato. Nella vita ogni tanto succede di perdere la bussola, per quelli che possono essere motivi assolutamente eterogenei, ma per fortuna Andrea è un ragazzo intelligente, ha una meravigliosa famiglia alle spalle, discorso in cui comprendo la compagna, e un po’ di merito magari lo attribuiamo anche al nostro lavoro per il periodo condiviso. Da quando siamo insieme abbiamo sbagliato pochissime mosse: Castellammare non è una soluzione di chi non sa cosa fare del calciatore, bensì è stata una scelta precisa e caldeggiata. Lovisa ci ha contattato e, tra le tante opzioni che avevamo, eravamo sicuri che la Juve Stabia sarebbe stata quella giusta per rilanciare il ragazzo, non solo per la presenza di Pagliuca ma anche per la qualità della piazza”.
La domanda è inevitabile in un periodo come questo: si è detto e scritto di Pisa e Sassuolo sul ragazzo. Accostamenti che immagino faranno piacere, in quanto ulteriore prova del lavoro portato avanti, ma che necessitano inevitabilmente di un approfondimento che solo lei può fare.
“Bisogna partire da un presupposto: gli attaccanti sono diventati come i panda per il WWF, perché nel mondo non ce ne sono. Fa piacere ricevere anche solo dei sondaggi o delle telefonate un po’ più approfondite. Al Sassuolo il Direttore Sportivo è Palmieri, il padre calcistico di Adorante, avendo condiviso con lui l’esperienza nel settore giovanile del Parma, mentre a Pisa c’è Vaira che ha sempre apprezzato il ragazzo, dunque è normale che questi accostamenti siano graditi. È altrettanto vero che non abbiamo tutta questa fretta di andare via da una piazza magica come Castellammare, perché in questo momento ad Andrea non interessa il discorso economico, bensì il progetto. Pisa e Sassuolo, dunque, possono essere interessanti proprio in termini di progettualità, ma ribadisco che non abbiamo la necessità di andare per forza via a gennaio. Mi hanno chiamato club stranieri di massima serie, come ad esempio dal Portogallo, ma molto serenamente – assieme a Lovisa e alla società della Juve Stabia – stiamo valutando quella che eventualmente potrebbe essere la scelta migliore. Non escludo che Andrea possa rimanere. Chiaramente, nel caso in cui il club dovesse palesare l’esigenza di dover vendere il calciatore, perché non tendere la mano a chi ha mantenuto tutto ciò che ci aveva promesso? Ben vengano gli interessamenti di due bellissime realtà come Pisa e Sassuolo, ma Andrea con la Juve Stabia è già a quota otto gol e potrebbe fatturare numeri ancora più importanti di quelli già messi a referto”.