ESCLUSIVA PSB – L’agente Sabbatini: “Gondo-Cosenza? Non c’è nulla. Sul futuro di Maistrello…” | OneFootball

ESCLUSIVA PSB – L’agente Sabbatini: “Gondo-Cosenza? Non c’è nulla. Sul futuro di Maistrello…” | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: PianetaSerieB

PianetaSerieB

·7 luglio 2024

ESCLUSIVA PSB – L’agente Sabbatini: “Gondo-Cosenza? Non c’è nulla. Sul futuro di Maistrello…”

Immagine dell'articolo:ESCLUSIVA PSB – L’agente Sabbatini: “Gondo-Cosenza? Non c’è nulla. Sul futuro di Maistrello…”

In esclusiva ai nostri microfoni è intervenuto Vittorio Sabbatini, agente di Cedric Gondo della Reggiana e di Tommy Maistrello del Cittadella. Il procuratore ha parlato della stagione appena terminata dei suoi assistiti e ha chiarito la situazione legata all’attaccante ivoriano, accostato al Cosenza. Di seguito le sue parole:

Come valuta la stagione di Cedric Gondo con la maglia della Reggiana?


OneFootball Video


“Ha interpretato un ruolo diverso da quello che lui era abituato a svolgere. Ha giocato come terminale offensivo, prima punta, con due giocatori alle sue spalle, larghi. Lui era abituato a giocare da seconda punta. Ha comunque svolto un buonissimo lavoro, senza fare troppi gol, ma le sue reti sono state fondamentali per la salvezza. Le sue marcature hanno garantito alla Reggiana 15 punti e quel bottino è stato utile per mantenere la categoria. Può fare anche di più, ha ancora un 30% di potenziale inespresso”.

6 reti in 31 partite per portare la Reggiana alla salvezza. Gol pesanti, aggiunti a buone prestazioni, che hanno convinto il club a riscattarlo dalla Cremonese. Quanto è stato gratificante per voi godere di questa stima?

“Sicuramente è molto gratificante, la Reggiana è un grande club, ambizioso e con una storia. Per noi è molto importante e ci lusinga tantissimo. Lui è un giocatore sul quale si può fare affidamento, perché nei momenti cruciali sa essere decisivo e determinante, e credo che questa sia una cosa preziosa e fondamentale per una squadra. Lo dimostrano i suoi gol di quest’anno”.

Negli ultimi giorni si è parlato di un interessamento del Cosenza a Gondo. Cosa ci può dire a riguardo? Ci sono altre squadre sul giocatore?

“Io del Cosenza non ho sentito nessuno. Non sono stato contattato e non ho fatto alcun tipo di incontro. È una cosa che ho appreso dai media. A Reggio Emilia Gondo si trova molto bene, ha contratto e la società è chiaramente abbastanza soddisfatta del giocatore. È chiaro che il mercato è sempre aperto, fino al 31 agosto: potrebbe rimanere alla Reggiana oppure si potrebbero incastrare situazioni favorevoli sia a noi che al club. Abbiamo avuto qualche informazione dall’estero, anche un club importante spagnolo, ma per ora sono state semplici indagini”.

Ci racconta Gondo? Le sue caratteristiche tecniche e fisiche e dove può ancora migliorare

LE QUALITÀ – “È un giocatore che ha una grande corsa in progressione e un grande fisico. Sfiora il metro e novata, quindi è anche molto alto. Nei tagli in diagonale in area diventa importante e incisivo. Ha molta forza, che secondo me deve sfruttare ancora meglio per arrivare al gol”.

NESTA – “Quest’anno il mister Nesta ha fatto emergere alcuni suoi aspetti inizialmente sconosciuti, la capacità di proteggere la palla e giocare spalle alla porta. Questo lo dobbiamo alla lungimiranza e alla capacità interpretativa di un allenatore molto bravo, che sa leggere i giocatori. Infatti è stato chiamato in Serie A”.

Maistrello ha giocato la sua prima stagione completa in Serie B. Quali sono le vostre sensazioni su questa esperienza?

“È arrivato a gennaio dello scorso anno e ha fatto un girone di ritorno strepitoso, con 5 reti da esordiente in Serie B. Quest’anno ha capito ancora meglio come sfruttare sè stesso: è migliorato tantissimo nel gioco spalle alla porta e nella protezione della palla. Lui può essere incisivo in fase realizzativa, ma sa mettersi a disposizione della squadra, facendo torri e sponde. Secondo me questo a dimostrazione del fatto che quando i giocatori bravi e con un buon potenziale vengono messi nel contesto giusto, anche se più elevato, migliorano tanto. Credo che lui quest’anno farà una stagione importante, ho visto in lui una capacità di prendere coscienza dei propri mezzi e di scoprirne degli altri”.

Quale è il futuro di Maistrello?

“Siamo stati contentissimi di essere stati accolti nella famiglia Cittadella, a riprova di una grandissima capacità del direttore sportivo Marchetti di individuare una serie di giocatori forti e adatti che vengono da una categoria inferiore. È molto contento di stare a Cittadella, ma, come per Gondo, qualora ci dovessero essere possibilità che soddisfino tutti quanti, potrebbe lasciare. Chiaramente è legato ad interessi che valgono per tutti”.

Il Cittadella è una realtà molto interessante del calcio italiano, valorizza giocatori facendogli fare il salto di categoria dalla C alla B. Ci racconta del club e del DS Marchetti?

“Zola, Del Piero, Benarrivo, Rambaudi e molti altri sono giocatori che sono transitati dalla Serie C, poi sono diventati importanti. Se in Italia non usiamo un teleobiettivo importante in modo da individuare quei giocatori molto forti in C e che possono fare molto bene anche nelle categorie superiori e abbiamo il coraggio di farli giocatore, noi stagneremo nella situazione attuale. Il lavoro che fa Marchetti è questo e lui sta facendo grandi cose. Lui ha un teleobiettivo importante, riesce a capire che decontestualizzandolo dalla categoria ‘Lega Pro’ contestualizzandolo a quella ‘Serie B’ un calciatore può funzionare allo stesso modo e fare grandi cose. Questa è una grandissima capacità, quella che dovrebbero avere tutti i dirigenti che lavorano ad alto livello”.

Sulla Serie B…

“È stato un campionato avvincente, con grandi club. C’è stato l’avvento di molte proprietà solide e che hanno migliorato di molto lo spettacolo. Ha dimostrato anche che bisogna prepararsi bene, che non si può lasciare nulla al caso. Ci sono giocatori nuovi che possono ben figurare anche in Serie A. È un campionato da tenere in considerazione. Bisogna abbinare una certa qualità all’agonismo, la Serie A differisce perché c’è un livello qualitativo molto elevato”.

Visualizza l' imprint del creator