Esonero Tudor, Paolo Rossi duro: «Trovo sconcertante che Comolli non dica una parola su di lui. Manco ci fosse stato un conflitto irriducibile, ma ciò fa pensare che…» – VIDEO | OneFootball

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Juventusnews24

·31 ottobre 2025

Esonero Tudor, Paolo Rossi duro: «Trovo sconcertante che Comolli non dica una parola su di lui. Manco ci fosse stato un conflitto irriducibile, ma ciò fa pensare che…» – VIDEO

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Esonero Tudor, Paolo Rossi ha commentato così la comunicazione in conferenza stampa di Comolli che non ha menzionato il tecnico croato

Nella nuova puntata di Primo Tempo sul canale Youtube di Juventusnews24, il giornalista Paolo Rossi ha commentato così la conferenza stampa di Damien Comolli, in cui non ha menzionato – durante la presentazione di Luciano Spalletti – l’appena esonerato Igor Tudor. Ecco le sue parole.


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PAROLE «Sul silenzio di Comolli su Tudor io getto un’ombra, nel senso che trovo che la Juve sia sconcertante quando fa queste cose. Io ho trovato sconcertante il saluto ad Allegri quando si è dimenticato nel comunicato che aveva appena vinto la Coppa Italia, quando chiudi l’esperienza con un allenatore che ha appena vinto un trofeo, che ne ha fatti vincere tanti.

Ho trovato sconcertante che Giuntoli licenziasse Thiago Motta dandogli prima un input e un messaggio completamente diverso e poi cinque giorni di riflessione portano ad altro. Trovo sconcertante che Comolli non dica una parola su Igor Tudor, manco ci fosse stato un conflitto irriducibile. Perché? 1. Perché fa pensare che c’è stato. Siccome Comolli comunica in maniera molto aziendale ma anche molto chiara e netta, e se l’ha licenziato in questa maniera vuol dire che c’è stato un conflitto apertissimo che forse era anche il caso di esplicitare con i puntini sulle “i” ma dicendo: “noi non abbiamo trovato in Tudor questo, questo o quest’altro… lo chiediamo a Spalletti” serve la comunicazione a volte in maniera chiara piuttosto che le omissioni perché le omissioni sono sempre molto antipatiche e non sono omissioni, sono censure forti, cancellature di un’esperienza. Cioè lui ha detto in un certo momento abbiamo confermato Tudor e non era la terza scelta eccetera eccetera però voglio dire, sappiamo tutti com’è andata anche perché non ci sono mai state smentite troppo forti e non è che tutti i giornalisti si inventano tutto. Per me dire “grazie” all’inizio è anche solo una forma di educazione – magari ipocrita – però io credo che dentro l’educazione ci sia sempre una forma di ipocrisia».

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