Esposito Inter, la polemica del mercato: se Pio vale 50 milioni, quanto ne vale Ademola Lookman? Le ultime | OneFootball

Esposito Inter, l’Inter vuole trattenere Pio tra le file nerazzurre: ma quanto vale il centravanti ex Spezia? Le ultime su Lookman e sull’attaccante stabiese

Il calciomercato è un affascinante gioco di equilibri e strategie, dove il valore dei calciatori non è mai una cifra assoluta, ma il risultato di narrazioni, progetti tecnici e valutazioni soggettive. L’ultimo caso che divide tifosi e addetti ai lavori è quello che coinvolge Francesco Pio Esposito e Ademola Lookman.

Nei giorni scorsi, ha fatto rumore la dichiarazione rilasciata da Mario Giuffredi, agente del giovane centravanti cresciuto nel vivaio nerazzurro. Intervistato da Radio Crc, il procuratore ha affermato:

«L’Inter è consapevole del valore di Pio Esposito e intende valorizzarlo nel proprio progetto tecnico. Ha già rifiutato offerte da 50 milioni di euro».

Una valutazione sorprendente, considerando che il classe 2005 non ha ancora debuttato in Serie A. E a Bergamo, inevitabilmente, è nato il confronto con Lookman, attaccante nigeriano classe 1997, reduce da tre stagioni di altissimo livello tra Premier League e campionato italiano, con 52 gol complessivi all’attivo.

Il club lombardo ritiene Lookman una pedina fondamentale nello scacchiere di Gian Piero Gasperini, e non ha intenzione di svendere il proprio gioiello offensivo. Nei giorni scorsi, i nerazzurri di Viale della Liberazione avevano avviato un sondaggio per il giocatore, ma si sono fermati di fronte a una richiesta superiore ai 40 milioni di euro. A Bergamo si domandano ora, con un certo fastidio:

«Perché dovremmo cedere Ademola per 40 milioni, quando c’è chi valuta Esposito 50 senza nemmeno una presenza tra i professionisti?»

Il dibattito mette in luce una realtà sempre più evidente nel calcio moderno: la crescente enfasi sulla potenzialità dei giovani talenti, spesso a scapito dell’esperienza e del rendimento dimostrato. La nazionalità, il contesto mediatico e le aspettative di crescita pesano quanto, se non più, dei gol segnati.