Juventusnews24
·7 dicembre 2025
Espulso Celik in Cagliari Roma: Zufferli prima concede rigore, poi lo annulla al VAR ed estrare il rosso diretto! La ricostruzione dell’episodio

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Il match dell’Unipol Domus si infiamma all’alba della ripresa. Cagliari e Roma sono bloccate sullo 0-0, ma al minuto 52 un episodio arbitrale complesso ha stravolto gli equilibri della gara, trasformando il pomeriggio in una battaglia di nervi e tattica. La tecnologia è intervenuta in modo decisivo, cancellando un calcio di rigore inizialmente assegnato ma lasciando la squadra ospite in inferiorità numerica per l’espulsione di Zeki Çelik.
Tutto accade al 49′ minuto. Il Cagliari riparte in velocità sfruttando la potenza fisica di Michael Folorunsho. Il centrocampista rossoblù brucia sullo scatto la difesa giallorossa e punta la porta. Nel tentativo disperato di fermarlo, Zeki Çelik interviene in scivolata. Per l’arbitro in campo non ci sono dubbi: fischio immediato e braccio che indica il dischetto del rigore.
Tuttavia, la sala VAR richiama subito l’attenzione del direttore di gara Zufferli. Il dubbio riguarda il punto esatto del contatto: dentro o fuori l’area di rigore? Inizia una On Field Review carica di tensione che tiene i due allenatori, Gian Piero Gasperini e Fabio Pisacane col fiato sospeso.
Al minuto 52 arriva il verdetto che cambia la storia del match. Le immagini chiariscono che il fallo di Çelik è avvenuto centimetri fuori dall’area di rigore. Di conseguenza, il penalty viene revocato.
Ma per la Roma la notizia è agrodolce, anzi, pessima. Essendo venuto meno il rigore, cade la norma della “depenalizzazione” (che prevede il giallo se si cerca il pallone in area): il fallo commesso fuori area su un giocatore lanciato a rete configura una chiara occasione da gol (DOGSO). L’arbitro applica il regolamento ed estrae il cartellino rosso diretto per Çelik.
La Roma si ritrova così in dieci uomini per quasi tutto il secondo tempo, costretta a difendere lo 0-0 con l’uomo in meno. Gasperini deve ridisegnare la squadra, sacrificando le velleità offensive per coprire il buco in difesa, mentre il Cagliari di Pisacane sente l’odore del sangue e si prepara all’assedio finale.









































