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Redazione·14 giugno 2021
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Redazione·14 giugno 2021
Va in scena oggi la quarta giornata di EURO 2020. E arriva il primo stop illustre: la Spagna non segna e viene fermata dalla Svezia.
Il primo protagonista di questo lunedì è stato però Patrik Schick, che ha steso la Scozia con una straordinaria doppietta. La seconda rete nello 0-2 della Repubblica Ceca si candida di diritto come la migliore di quest’edizione. Alle 18:00, invece, la Slovacchia ha battuto la Polonia per 2-1, al termine di una partita combattuta che ha visto protagonista tanta Serie A: dall’autogol di Szczesny al pareggio di Linetty, fino ad arrivare alla rete decisiva di Skriniar.
Poi, in serata, una Spagna che ha vissuto di fiammate, impattando sulla Svezia: a Siviglia, è finita 0-0, il primo della competizione
L’esordio spagnolo surriscalda i mugugni della vigilia: a Siviglia, finisce 0-0. E come avvenuto nell’ultima amichevole con il Portogallo, la Spagna rimane a secco. Domina, ma non finalizza: al 38′, in particolare, una dormita difensiva della Svezia lascia libero Morata. Da due passi, lo juventino calcia incredibilmente a lato. Subito dopo, la Svezia coglie un palo clamoroso, con la palla rimbalzata addosso a Llorente prima di finire sul legno.
Nella ripresa, la Spagna continua a far la partita, ma è Berg ad avere la chance migliore, fallita da un passo al 61’: a costruirla, è il miglior di Andersson, Alexander Isak. Le Furie Rosse accelerano con gli ingressi di Thiago, Sarabia e Moreno, ma nemmeno il forcing finale non scalfisce lo 0-0: gli sprazzi finale consigliano fiducia, ma in Spagna è già processo per Luis Enrique.
Tanta Serie A e la Slovacchia, a San Pietroburgo, si porta a casa i primi tre punti di Euro 2020 grazie ad un autogol di Szczesny e un destro di Skriniar, intervallati dal pareggio di Linetty. Debutto da incubo per la Polonia di Sosa, che esce sconfitta per 1-2.
La Nazionale di Hapal passa in vantaggio grazie ad una grande azione personale di Mak, che filtra a sinistra, entra in area e conclude a rete. Il tiro si stampa sul palo, ma per un rimbalzo fortuito su Szczesny si infila nella rete polacca.
Lewandowski & CO non si danno per vinti e al rientro dall’intervallo trovano il pareggio grazie ad un gol di Linetty. Verso il 62′ Krychowiak li lascia però in 10 e Skriniar, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, riporta in vantaggio la Slovacchia al 69′.
Scozia ko: a Glasgow non si celebra come si sarebbe voluto. Di mezzo, ci si mettono un Schick magico, e una traversa che nega il pareggio poco dopo l’intervallo. La seconda sfida del Gruppo E viene archiviata dalla Repubblica Ceca con una doppietta dell’ex Roma, che raddoppia al 52′ con un folle sinistro da metà campo: Marshall è lontano quanto basta dalla porta per permettere a Schick di pensare e realizzare un capolavoro.
La sfida era stata sbloccata dallo stesso Schick al 42′, dopo un primo tempo a tine scozzesi, mai capace di capitalizzare. Al 48′, l’occasione più ghiotta per i padroni di casa: Hendry coglie la traversa. Ma la reazione scozzese si spegne sul capolavoro di Schick: lì si chiude la partita, e alla Scozia va anche bene, perché i cechi avrebbero potuto arrotondare nel finale.
Il mondo del calcio si stringe attorno a Christian Eriksen.
Oggi la fan zone di Copenaghen ha ospitato messaggi e murales di sostegno al giocatore dell’Inter. Anche a Glasgow, sugli spalti, ci sono state dimostrazione di affetto per il centrocampista danese.
Il 3-1 austriaco di ieri ha trascinato con sé alcune polemiche per l’esultanza poco ortodossa di Arnautovic. Un’esultanza provocatoria, che a molti non è piaciuta: il bersaglio è sembrato essere Alioski(insulti alla madre di origine albanese) ed è dovuto intervenire Alaba a tappargli letteralmente la bocca. Ma soprattutto, si è vociferato di possibili insulti razzisti, ipotesi che Arnautovic, di origine serba, ha voluto smentire.
Ci sono state delle parole infuocate nelle emozioni della partita di cui vorrei scusarmi. Specialmente con i miei amici della Macedonia e dell’Albania (Alioski è di origine albanese, ndr). Voglio dirlo chiaramente: non sono razzista. Ho amici da molti Paesi diversi e sono per la diversità, chiunque mi conosce lo sa
Oggi l’ex nerazzurro ha voluto stemperare la tensione, scrivendo sui social.Una mano tesa ai colleghi macedoni, che sembravano potessero essere nel mirino dell’ex Inter.
Attraverso un comunicato ufficiale, la Svezia informa del prossimo reintegro di Kulusevski e Svanberg alla Nazionale.
Nessuno dei sei giocatori appartenente al “gruppo bolla” rimpiazzerà così i due atleti di Juventus e Bologna per il proseguimento della competizione.
Gli atleti si riuniranno alla squadra di Andersson non appena risulteranno negativi al Covid-19.
Peter Schmeichel, padre di Kasper ed ex capitano di United e Danimarca, ha spiegato la contrarietà dei giocatori danesi nel ricominciare il match contro la Finlandia dopo il malore di Christian Eriksen.
Una decisione che sarebbe stata condizionata dalla UEFA, secondo quanto riferito da Schmeichel a Good Morning Britain su ITV: “Ieri ho visto una citazione ufficiale della UEFA che diceva che stavano seguendo il consiglio del giocatore, che i giocatori hanno insistito per giocare, ma so che non è la verità. Anzi, è un modo di vedere la verità”.
“Erano infatti state date tre opzioni: una era quella di giocare subito e far giocare gli ultimi 50 minuti, la seconda era giocare il giorno successivo alle 12 e la terza opzione era quella di dare forfait, con un 3-0 a tavolino. Era quindi il desiderio dei calciatori giocare? Avevano davvero scelta? Non credo che l’avessero. Anche l’allenatore si è seriamente pentito di aver rimesso in campo i giocatori”.
La UEFA ha risposto alle parole della leggenda dello United con un comunicato: “La UEFA è certa di aver trattato la questione con il massimo rispetto per la situazione delicata e per i giocatori. Si è deciso di riprendere la partita solo dopo che le due squadre hanno chiesto di terminare la gara nella serata stessa. Possiamo negare categoricamente che qualsiasi squadra sia stata minacciata di una sconfitta a tavolino”
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