Calcio e Finanza
·31 ottobre 2025
Excellera Intelligence: calcio sport più popolare in Italia, Sinner l’atleta più amato

In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·31 ottobre 2025

In Italia lo sport non è solo intrattenimento: è identità, rito collettivo e specchio generazionale. Ma mentre il calcio conserva il suo primato per popolarità e impatto culturale, emergono segnali di cambiamento: altri volti e discipline iniziano a ridefinire l’immaginario sportivo nazionale.
A raccontarlo è il nuovo Osservatorio Sport di Excellera Intelligence, società di data intelligence parte di Excellera Advisory Group, che ha analizzato le preferenze e le percezioni di 1.200 italiani. Tra i dati più significativi spicca il consenso intorno a Jannik Sinner, oggi considerato da molti il simbolo più credibile e positivo dello sport italiano.
L’analisi restituisce un quadro netto: il calcio resta lo sport principale, seguito da quasi un italiano su due. Subito dietro si collocano il tennis (31%) e la Formula 1 (29%). Non solo: l’88% degli italiani identifica il calcio come lo sport più popolare, e il 70% lo considera quello che meglio rappresenta l’italianità. Questa doppia ancora — popolarità e simbolismo nazionale — spiega perché il calcio continui a fare da riferimento emotivo. Ma qui entra in gioco un fattore spesso trascurato: la reputazione. La grande popolarità del calcio porta con sé anche un rovescio della medaglia: il 48% degli italiani individua il calcio come lo sport più “volgare”. È una percezione che nasce da linguaggi mediatici e social spesso oltre le righe e da comportamenti che travalicano i confini del gioco. La sofferenza è più evidente tra gli under 35, meno interessati al calcio e più critici verso i suoi protagonisti.
Il tennis si muove su un registro diverso. Pur rimanendo meno seguito del calcio, gode di un’immagine coerente e disciplinata: il 21% lo considera lo sport più corretto subito dopo il rugby (22%), disciplina storicamente celebre anche per lo spirito del “terzo tempo”. Tra gli under 35 questa percezione di correttezza porta il tennis al primo posto. A rafforzare il quadro c’è un ambasciatore più che credibile: Jannik Sinner, indicato spontaneamente come sportivo italiano preferito dal 54% di chi ha citato almeno un atleta in attività, con oltre 50 punti di distacco su Kimi Antonelli (secondo).
La reputazione di Sinner è così solida da non essere stata intaccata dalle discussioni delle scorse settimane relative alla mancata partecipazione alla Coppa Davis. Sinner ha una reputazione positiva per il 69% degli italiani, e l’82% dichiara che la sua opinione nei confronti di Sinner non è cambiata in seguito alla sua decisione. Quando si chiede agli italiani quale grande evento sportivo preferiscono, emerge una gerarchia che conferma il quadro generale ma introduce sfumature interessanti. Al netto delle Olimpiadi, gli eventi preferiti sono quelli legati al calcio, a conferma della sua centralità. Insieme alla Formula 1, i tornei del Grande Slam crescono e si avvicinano alla Serie A, ampliando l’offerta oltre il perimetro calcistico.
I dati non parlano di un sorpasso definitivo, ma di un baricentro che si sposta. Il calcio continua a guidare per scala e identità nazionale, però paga un debito reputazionale che ne incrina l’appeal presso i più giovani. Il tennis, al contrario, cresce perché coniuga risultati e coerenza di immagine, sostenuto da simboli credibili.
Nel quadro degli eventi preferiti, Mondiali e Olimpiadi restano i fari, mentre gli Slam consolidano il loro spazio. Oggi l’attenzione si conquista con credibilità, non solo con la tradizione, mostrando una immagine definita veicolata da simboli coerenti.









































