Inter News 24
·6 settembre 2025
Fair Play Finanziario Juve, i bianconeri a rischio! Ecco qual è la loro situazione secondo Ziliani

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·6 settembre 2025
Il giornalista Paolo Ziliani, nella sua newsletter Palla avvelenata, ha messo in evidenza i tre principi fondamentali del Fair Play Finanziario (FPF), cardine delle regole UEFA a cui tutte le squadre europee devono attenersi. Un quadro stringente che potrebbe mettere la Juventus davanti a seri rischi già dal prossimo anno, soprattutto se non verranno prese decisioni mirate sul fronte economico e gestionale.
I tre pilastri del FPF, come ricordato da Ziliani, sono chiari: nessun debito strutturale, una perdita massima di 60 milioni di euro in tre anni (con piccole tolleranze per club in salute finanziaria) e, dalla stagione in corso, un tetto ai costi che prevede di non spendere più del 70% dei ricavi.
Secondo il giornalista, il mercato della Juventus e alcune mancate cessioni di calciatori importanti hanno contribuito ad aggravare la situazione. L’estate bianconera è stata caratterizzata da pochi movimenti in entrata di rilievo, come quelli di Jonathan David e di Khephren Thuram, ma a fronte di questi innesti non sono arrivate cessioni pesanti che avrebbero potuto riequilibrare i conti.
La conseguenza, evidenzia Ziliani, è un bilancio che rischia di complicarsi ulteriormente. La Juventus ha sì ridotto alcune spese, ma resta comunque esposta alla pressione di contratti onerosi e di un monte ingaggi che rimane tra i più alti della Serie A. A ciò si aggiunge la difficoltà di trovare acquirenti per giocatori considerati in esubero o non più centrali nel progetto di Igor Tudor, come Nico Gonzalez o Timothy Weah, che avrebbero potuto garantire respiro economico.
Il giornalista ha sintetizzato così lo scenario possibile per il prossimo anno: senza un’inversione di tendenza, la Juventus rischia di sforare i limiti del FPF, con conseguenze che potrebbero andare da multe a limitazioni sul mercato e persino esclusioni dalle competizioni europee.
La sfida, dunque, non è solo tecnica ma anche finanziaria. Per rimanere competitiva e rispettare i parametri UEFA, la Vecchia Signora dovrà necessariamente combinare la ricerca di risultati sportivi con una gestione economica più sostenibile e oculata.