PianetaSerieB
·28 marzo 2025
Fedele al Calcio – Brescia, il disinnamoramento dei tifosi è inevitabile: poco coraggio in campo, tanto distacco fuori

In partnership with
Yahoo sportsPianetaSerieB
·28 marzo 2025
Non sono tempi facili per i tifosi del Brescia. L’amore è un sentimento che non va dato per scontato ma che, al contrario, va alimentato con cura, gesti, vicinanza, stimoli lato sensu. Il tifo, un’assoluta declinazione di questo concetto, è dunque un concetto sacrale ma, altresì, una dinamica da corroborare. Ecco, per i seguaci delle Rondinelle – in questa fase storica – amare non è facile.
Impegnato in un’ostica lotta salvezza, la compagine allenata da Rolando Maran è talmente impantanata nelle proprie difficoltà da essere riuscita a vincere appena due volte (contro Carrarese e Sampdoria) negli ultimi quattro mesi. Una situazione complicata, con l’attuale quart’ultimo posto reso scricchiolante dal solo punto di vantaggio su Mantova e Salernitana, che ad oggi – assieme al Cosenza – compongono il percosso tridente retrocessione.
I problemi in campo sono spesso affiancati da una serie di criticità attribuibili al contesto complessivo. A tal proposito, il Brescia è una concreta esemplificazione e non una piacevole eccezione. L’era Cellino è stata contrassegnata da tanti momenti roventi: dalla riammissione della scorsa stagione dopo la retrocessione sul campo, alla recentissima uscita di scena del DG Micheli, con fragorose polemiche annesse, senza alcuna intenzione di trascurare un’inopportuna lentezza nelle ultime sessioni di mercato.
I tifosi (che, come detto in apertura, hanno dentro di sé un amore che va meritato e stimolato), o comunque una parte di essi, non avvertono – probabilmente – coinvolgimento calcistico ed emotivo, e in campo la squadra di Maran non mostra verve e proposta tali da disincentivare questo disinnamoramento: prestazioni spesso anonime, fase offensiva abulica e, in generale, principi di gioco dalla macchinosa e precaria efficacia.
Gli incassi dal botteghino sono calati, il numero di abbonati anche: conseguenze, queste, di quanto appena scritto. Il Brescia – per evitare il baratro – deve risalire, ma per farlo la crescita deve essere rapida (anzi, rapidissima) e complessiva: serve coraggio in campo e qualità manageriale fuori.