Fiesser suona la carica: “Eintracht pronto a sfidare il Napoli, anche senza Toppmöller” | OneFootball

L’Eintracht Francoforte si prepara alla notte di Champions. Alla vigilia della sfida contro il Napoli, la squadra tedesca ha incontrato i media, ma a sedersi davanti ai microfoni non è stato il tecnico Dino Toppmöller, costretto al forfait per motivi di salute. A rappresentare il club è stato il suo vice, Jan Fiesser, che guiderà i tedeschi al Maradona.

Napoli-Eintracht, le parole di Fiesser: “Il gruppo è unito, abbiamo studiato gli azzurri”

Fiesser ha aperto la conferenza con un messaggio di fiducia: “Sappiamo che non stiamo vivendo un periodo semplice, ma il gruppo ha mostrato grande compattezza. La partita con il Dortmund ci ha dato segnali incoraggianti: abbiamo espresso buon calcio, anche se la sorte non ci ha sorriso. Ora vogliamo proseguire su quella strada e trasformare la fiducia in risultati”.

Il vice allenatore ha poi speso parole di grande rispetto per gli azzurri: “Il Napoli è una formazione fortissima, gioca un calcio rapido e tecnico, capace di mettere in difficoltà chiunque. Dovremo essere concentrati dal primo all’ultimo minuto, ma abbiamo qualità e coraggio per affrontarli alla pari. Cercheremo di sorprendere i nostri avversari, sfruttando ogni occasione”.

Interrogato sulla formazione, Fiesser ha preferito non sbilanciarsi: “Non è il momento di rivelare dettagli tattici. Posso solo dire che la squadra è pronta e che in allenamento ho visto lo spirito giusto. Tutti i ragazzi vogliono dare il massimo, anche per il nostro allenatore che ci seguirà da casa”.

Un pensiero è andato anche a Mario Götze, tornato dopo i problemi fisici: “Sta migliorando, è un leader silenzioso ma fondamentale per la crescita del gruppo. La sua esperienza europea sarà importante”.

Chiusura con una nota di ammirazione per lo scenario del match: “Il Diego Armando Maradona è uno stadio speciale, con un’atmosfera unica. Giocare qui è un onore. Siamo pronti a dare tutto e a onorare questa competizione nel migliore dei modi”.

Andrea Alati