FIGC, Gravina: “Gattuso ha lo spirito giusto per ridare identità e risultati. Spalletti? Una ferita ancora aperta” | OneFootball

È ufficialmente iniziata l’era Gattuso alla guida della Nazionale italiana. Una conferenza stampa densa di emozioni, visioni e determinazione ha sancito l’insediamento dell’ex centrocampista come nuovo commissario tecnico.

FIGC, Gravina: “Gattuso ha lo spirito giusto per ridare identità e risultati. Spalletti? Una ferita ancora aperta”

Accanto a lui, il presidente della FIGC Gabriele Gravina e il capo delegazione Gianluigi Buffon, a certificare una scelta condivisa e fortemente voluta.

Gattuso: “Non esiste l’io, esiste il noi” Gennaro Gattuso non ha perso tempo nell’imprimere il suo marchio: “Lavoro, spirito di gruppo, senso di appartenenza. Prometto impegno totale. Voglio entrare nella testa dei calciatori e tirare fuori il meglio di ognuno, dentro e fuori dal campo. Nessuno vince da solo. La Nazionale deve diventare una famiglia”.

Nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di creare un ambiente unito e motivato: “Chi viene a Coverciano deve sentirsi parte di qualcosa di speciale. I problemi fisici si gestiscono, ma la volontà di esserci deve prevalere. Non accetto l’individualismo”.

Gattuso ha già preso contatto con ben 35 giocatori e ha chiarito che non ci saranno “preclusioni”: chi merita, gioca. Anche sul piano tattico, massima apertura: “Modulo? Conta poco. Voglio giocatori che abbiano voglia di stare nella metà campo avversaria. La mentalità verrà prima degli schemi”.

Gravina: “Scelta tecnica e valoriale. Serviva un uomo così” Il presidente Gabriele Gravina ha accolto Gattuso con parole chiare e cariche di aspettative: “La Nazionale ha bisogno di lui. Ha risposto alla chiamata con la stessa passione che metteva in campo da giocatore. Non si tratta solo di entusiasmo: Rino porta con sé valori forti, spirito di sacrificio, grande competenza e una conoscenza profonda del calcio italiano”.

Sull’uscita di scena di Luciano Spalletti, Gravina ha espresso dolore ma anche lucidità: “È stata una separazione umanamente sofferta. Il rapporto con Spalletti è stato eccellente, ma serviva una risposta immediata alle criticità emerse. La sintonia con Gattuso è stata immediata. Abbiamo scelto l’uomo giusto per questo momento storico”.

Buffon: “Rino ha razionalità e forza. È il suo momento” Anche Gianluigi Buffon ha confermato l’unanimità della decisione: “Ho sempre avuto difficoltà ad affrontare le sue squadre: dietro c’è lavoro, intelligenza e organizzazione. Gattuso non è solo grinta, è anche evoluzione. Questa è la fase storica perfetta per lui come ct”.

Buffon ha anche voluto ridimensionare le voci sulle sue possibili dimissioni: “Ogni anno a giugno scade il mio contratto, quindi parlare di dimissioni ha poco senso. Sono totalmente coinvolto in questo progetto”.

Un progetto condiviso, un’identità da ricostruire La FIGC ha chiarito che Gattuso non lavorerà da solo. Con lui anche Bonucci e Barzagli, a cui si affiancheranno Zambrotta e Perrotta per lo sviluppo del “Progetto Prandelli”, volto al rafforzamento del settore giovanile. Un’iniziativa autonoma ma parallela rispetto al percorso della prima squadra.

Sullo sfondo, la mancata intesa con Claudio Ranieri, mai concretizzatasi in un’offerta formale. “Con Ranieri ci siamo parlati, ma non c’erano le condizioni. Nessun rifiuto, solo rispetto reciproco”, ha precisato Gravina.

La missione è chiara: riportare l’Italia ai Mondiali 2026 e restituire agli Azzurri un’identità smarrita. Gattuso ha accettato la sfida senza esitazioni. Ora tocca a lui trasformare ambizione e passione in risultati concreti.