Calcionews24
·2 novembre 2025
Fiorentina, da lunedì sarà rivoluzione: Commisso dovrà scegliere il nuovo direttore sportivo. E su Pioli…

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La Fiorentina vive ore di grande tensione e incertezza. Alla vigilia di una sfida cruciale contro il Lecce, definita “da vita o morte” dopo la sconfitta con l’Inter, il club viola è scosso dall’addio del direttore sportivo Daniele Pradè, che ieri ha rassegnato le dimissioni. La decisione, maturata dopo una notte tormentata, è stata accolta dalla società con favore, ma segna il primo atto di una crisi interna che potrebbe non essere isolata.
Il malumore a Firenze si è tradotto anche in manifestazioni di protesta diffuse in città: la Curva Fiesole ha affisso striscioni polemici contro la società, l’allenatore e persino il Comune, accusato di ritardi nei lavori di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi. Il dissenso dei tifosi viola si è fatto sentire con forza, in linea con lo stato d’animo di una comunità che appare sempre più delusa dai risultati sul campo.
In una nota ufficiale, la Fiorentina ha comunicato: «La società, di comune accordo, ha interrotto in data odierna il rapporto professionale con il direttore sportivo Daniele Pradè. Il presidente Rocco Commisso, insieme a sua moglie Catherine e al direttore generale Alessandro Ferrari, ringraziano Pradè per gli anni trascorsi insieme con passione e professionalità».
La tempistica dell’addio, a poche ore dalla sfida col Lecce, rende la situazione ancora più delicata. Pradè ha voluto comunicare personalmente la propria decisione ai giocatori e a Stefano Pioli presso il centro sportivo di Bagno a Ripoli, sottolineando la necessità di una reazione immediata della squadra. I numeri parlano chiaro: 4 punti conquistati in 9 partite, un rendimento assolutamente insufficiente, soprattutto considerando gli investimenti sul mercato estivo, pari a 92 milioni di euro.
Al momento, la gestione tecnica è affidata a Goretti, già vice di Pradè, mentre la società valuta nomi per sostituire il direttore sportivo: tra i papabili figurano Giuntoli, Petrachi, Meluso e Macia. La partita contro il Lecce, in programma alle 15, assume quindi un significato cruciale: non solo per la classifica, ma anche per la credibilità e la stabilità interna della Fiorentina.
Il club viola è chiamato a reagire immediatamente, trovando punti e serenità, per evitare che una crisi iniziata fuori dal campo si rifletta ulteriormente sui risultati. La sfida col Lecce sarà il primo banco di prova per capire se la Fiorentina è capace di risollevarsi e riprendere il cammino verso la salvezza senza ulteriori tensioni interne.









































