Fiorentina Juve, Marco Baridon a caldissimo: «Troppa discontinuità nei 90′, c’è ancora tanto su cui lavorare. Folle revocare quel rigore» – VIDEO | OneFootball

Fiorentina Juve, Marco Baridon a caldissimo ha commentato in questo VIDEO il pareggio per 1-1 dei bianconeri al Franchi

Il pareggio del “Franchi” lascia l’amaro in bocca e tanti spunti di riflessione. L’1-1 tra Fiorentina e Juventus fotografa il momento di una squadra che, seppur guarita dalla crisi profonda (quinto risultato utile consecutivo), è ancora convalescente sul piano della tenuta mentale. A tracciare un bilancio lucido della prestazione è Marco Baridon, direttore di JuventusNews24, che nella sua analisi post-partita mette in luce i chiaroscuri della prestazione.

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Luci e ombre: il problema della continuità

Secondo l’analisi, il difetto principale della Vecchia Signora vista a Firenze è l’incostanza. La squadra gioca “troppo a intermittenza“, alternando momenti di buon calcio a pause inspiegabili.

Il dito è puntato soprattutto sui cali di tensione: “Diversi blackout da risolvere“, sottolinea Baridon, citando come esempio lampante l’avvio della ripresa. Proprio in quel frangente, dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio, la Juve si è fatta sorprendere immediatamente dal gol del pareggio di Mandragora, vanificando quanto di buono costruito.

Il messaggio è chiaro: “C’è ancora da lavorare per trovare una continuità nei 90 minuti“. La squadra non riesce ancora a gestire la gara dall’inizio alla fine, un limite che impedisce il definitivo salto di qualità in classifica.

Kostic in copertina: la rinascita con Spalletti

In una serata di luci e ombre, però, c’è una certezza che brilla più delle altre. “Fiorentina-Juve 1-1 con Filip Kostic in copertina“, per Baridon. L’esterno serbo, classe 1992, è il vero vincitore di questa fase della stagione. Finito ai margini con Igor Tudor, è stato letteralmente “rigenerato dalla cura Spalletti“.

Il suo gol nel recupero del primo tempo — un mancino chirurgico — e la costante spinta sulla fascia sinistra dimostrano che l’ex Eintracht è tornato a essere un fattore decisivo. Se la Juve cerca continuità, deve ripartire dalla garra e dai cross del suo numero 11, l’uomo in più di questo autunno bianconero.

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