DirettaCalcioMercato
·13 settembre 2024
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Intervenuto in conferenza stampa in mattinata, Daniele Pradè ha parlato del calciomercato appena concluso, soffermandosi sul tema Vitor Roque, pista mai decollata per la Fiorentina.
Il mercato è concluso da ormai due settimane e come da prassi è tempo di domande per i giornalisti. Nella giornata di oggi si è presentato in conferenza stampa Daniele Pradè, ds della Fiorentina, per parlare del calciomercato viola, analizzando varie situazioni, tra cui quella che ha visto come protagonista Vitor Roque, attaccante brasiliano del Barcellona ora al Real Betis.
Sull’operazione Kean e l’idea McKennie: “Tutte le scelte che abbiamo fatto sono state condivise col presidente, con Goretti, con Ferrari e Palladino. Dopo l’allenatore, Kean è stato il primo acquisto. Siamo stati veloci nel prendere ciò che per noi era la priorità. Con la Juve non c’è alcun filo diretto, sono le dinamiche del mercato. McKennie, Arthur, Kostic… sono state tutte trattative di mercato: non c’è nulla di concreto con la Juve per quanto riguarda le operazioni fatte con loro. Kean lo volevamo fortemente già a gennaio, ora lo desiderava anche il mister oltre a noi.”
Sull’affare Gudmundsson e la possibilità Vitor Roque: “Quella di Gudmundsson è stata una trattativa difficile. È partita a gennaio ed è finita ora a fine mercato, ma le operazioni nel calcio sono sempre stranissime. Una settimana prima non esistono e poi sì. Il calciatore che più di tutti volevamo, e per cui non c’erano i presupposti, era Vitor Roque”
Sul possibile addio di Kayode: “Tra noi e il suo agente c’è un ottimo rapporto, ha avuto diverse offerte. Abbiamo anche pensato di cederlo, sì, ma il presidente non l’avrebbe mai fatto. Non glielo abbiamo nemmeno chiesto, sarebbe stato anche difficile da spiegare. Kayode poi ha ancora grandissimi margini di crescita, non è ancora pronto per un certo salto. Non abbiamo fatto trattative in modo concreto con altri club, puntiamo molto su Kayo”.
La situazione Amrabat: “Prima di tutto, a nome di tutta la società lo ringraziamo pubblicamente. Aveva trovato l’accordo col Fenerbahce eppure è partito con noi per la gara di ritorno di Conference, giocandola tutta e rischiando di farsi male. Per cui è stato un professionista al 100%.Ssull’operazione, avevamo capito che voleva andare via, la trattativa è stata conveniente per noi e per lui e quindi l’abbiamo fatta”
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