Lazionews24
·12 novembre 2025
Flaminio Lazio, tutto deciso! Claudio Lotito è pronto ad arrivare alla fumata bianca decisiva per l’impianto

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·12 novembre 2025

Il progetto Flaminio Lazio torna al centro del dibattito sullo stadio di proprietà nella Capitale. Il presidente Claudio Lotito è determinato a portare avanti l’idea di restituire vita e funzione sportiva allo storico impianto progettato da Pier Luigi Nervi, trasformandolo nella casa del club biancoceleste.
«Siamo pronti a comprare il Flaminio oppure a ottenere un diritto di superficie per 99 anni. Ho parlato con il sindaco Gualtieri proprio ieri, sto continuando a sollecitare e ci aspettiamo una svolta immediata», ha dichiarato Lotito in un’intervista. Le due opzioni sul tavolo restano quindi chiare: acquisizione diretta o concessione a lungo termine.
La preferenza del patron è tuttavia per la prima soluzione, che renderebbe la Lazio proprietaria del suo impianto e consentirebbe di patrimonializzare il Flaminio, inserendolo a bilancio come bene societario. «La Lazio ha già 300 milioni di patrimonio e lo stadio ci permetterebbe di diventare un modello europeo», ha aggiunto Lotito, sottolineando come il progetto Flaminio Lazio rappresenti un passo cruciale nella crescita economica e identitaria del club.
Nonostante la forte volontà politica e gestionale, il piano economico asseverato – atteso dall’assessore Onorato dopo l’estate – non è ancora stato presentato. Questa scelta ha permesso alla società di risparmiare circa 4-5 milioni di euro, una cifra che sarebbe andata perduta in caso di bocciatura del progetto.
Dal punto di vista tecnico, la Sovrintendenza non ha ancora espresso un parere ufficiale, ma avrebbe fornito rassicurazioni informali sul rispetto dell’architettura originaria di Nervi. Il progetto Flaminio Lazio non prevede demolizioni né scavi invasivi: l’impianto verrebbe inglobato in una moderna “teca” capace di preservarne il valore storico e artistico.
Restano tuttavia i nodi legati ai vincoli architettonici e allo stato di degrado della struttura, che necessita di un importante intervento di recupero. Alcuni esperti, interpellati da Federsupporter, ritengono che il Flaminio sia “inalienabile” proprio per la sua natura di bene storico-culturale, complicando così i margini di manovra.
Nel frattempo, anche la Roma Nuoto attende il verdetto del Tar sul proprio ricorso dopo il rifiuto del Comune di Roma al riconoscimento di pubblico interesse per il suo progetto di riqualificazione.
Il sogno Flaminio Lazio resta dunque vivo: un simbolo di storia e futuro che Lotito vuole trasformare nella nuova casa dei biancocelesti, restituendo al calcio romano uno dei suoi luoghi più iconici.









































