Calcio e Finanza
·25 ottobre 2025
Flaminio, tra le ipotesi anche la cessione dello stadio alla Lazio

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·25 ottobre 2025

Giorni di lavoro, analisi giuridiche e ricerche di precedenti. È questo il percorso che ha portato alla stesura del parere richiesto dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri per definire le possibili strade sul futuro dello stadio Flaminio. Come riportato dall’edizione romana di la Repubblica, il documento — elaborato dagli uffici legali del Campidoglio — mette nero su bianco tutte le opzioni in campo, compresa quella di una possibile cessione dell’impianto alla Lazio.
La riflessione nasce dalle nuove strategie del presidente biancoceleste Claudio Lotito, che avrebbe abbandonato l’idea di seguire l’iter scelto dalla Roma per l’area di Pietralata, orientandosi invece verso un modello più vicino a quello già adottato a Udine e Milano: il diritto di superficie. Una formula giuridica diversa dalla concessione e, quindi, non compatibile con il primo studio di fattibilità presentato in Campidoglio, ma che secondo il parere legale resterebbe percorribile.
L’ostacolo principale, tuttavia, è duplice: burocratico e politico. Il Flaminio, progettato da Pier Luigi e Antonio Nervi per le Olimpiadi del 1960, è infatti un bene tutelato, e qualsiasi intervento di svincolo richiederebbe una richiesta formale del Comune allo Stato, accompagnata dal parere favorevole della Soprintendenza. Solo in quel caso si potrebbe procedere verso due strade alternative: la vendita diretta dell’impianto alla Lazio, a un prezzo stabilito dal Demanio o dall’Agenzia delle Entrate, oppure l’attivazione della procedura di diritto di superficie, che consentirebbe al club di ristrutturare e gestire lo stadio senza che il Comune perda la proprietà del bene.
La decisione finale spetta ora al Campidoglio. Il sindaco Gualtieri, dopo aver analizzato il dossier dell’avvocatura capitolina, dovrà scegliere se avviare o meno l’iter per lo svincolo del Flaminio. A quel punto si aprirebbe una fase di confronto diretto con Lotito, da cui dipenderà il livello di impegno economico e progettuale che la Lazio è disposta a garantire.
L’operazione, se portata a termine, avrebbe anche un impatto significativo sul piano finanziario. Come evidenzia la Repubblica, l’acquisizione o la gestione a lungo termine del Flaminio permetterebbe a Lotito di patrimonializzare lo stadio, iscrivendolo a bilancio e accrescendo così il valore del club. Un elemento che renderebbe la società più solida e, teoricamente, anche più appetibile sul mercato — ipotesi che, finora, il patron biancoceleste ha sempre respinto.









































