Calcio e Finanza
·24 novembre 2025
Florentino Perez apre alla cessione del 5% del Real Madrid a investitori esterni

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·24 novembre 2025

Durante l’assemblea dei soci del Real Madrid, volta trattati e approvati praticamente all’unanimità il bilancio dell’esercizio 2024/25, il budget 2025/26 e le quote sociali per il 2026/27, il presidente dei Blancos Florentino Pérez ha espresso alcune considerazioni in merito alla proposta di riforma statutaria che sarà sottoposta all’attenzione dei soci nelle prossime settimane: l’apertura del 5% del capitale del Real Madrid a investitori esterni.
«Come già vi avevo anticipato, prima di concludere questa Assemblea voglio dedicare alcune brevi parole alla proposta di riforma statutaria che sottoporremo alla vostra attenzione nei prossimi giorni. Lo faremo, innanzitutto, per la sua importanza e rilevanza, in un’assemblea di compromisarios di carattere straordinario. E successivamente, sempre con il vostro appoggio, convocheremo un referendum affinché tutti i soci possano esprimersi», ha esordito.
«Prima voglio dirvi che ho letto cose assurde. Che lascerò la presidenza del Real Madrid il prossimo anno. Che voglio restare con il club. O che il club passerebbe a essere proprietà di una Fondazione, che è lo stesso che dire che lo toglieremmo ai suoi proprietari, ai soci. O che ai soci costerebbe denaro questa riforma. O che lo facciamo perché abbiamo bisogno di soldi. Quando tutti sanno che siamo il club più ricco del mondo e che ciò che vogliamo è continuare a esserlo e difendere il nostro patrimonio. Tutto un’assurdità», ha spiegato Florentino.
«Prima di tutto, è importante che tutti siamo convinti che il nostro modello di associazione, composta da noi 100.000 soci uniti attorno a una tradizione, è precisamente la formula del successo che ci ha portato fin qui. Credo fermamente che la nostra struttura associativa debba essere preservata e rafforzata guardando al futuro con una riforma degli statuti. Perché vogliamo riformare gli statuti del club e in cosa consiste la riforma?», ha detto nel suo intervento.
Florentino Perez ha spiegato che i motivi della riforma sono essenzialmente due:
«Da anni vi spiego che il club ha nemici che vogliono appropriarsi del nostro patrimonio, come è già accaduto in altri club. La nostra forza economica e istituzionale, basata sull’unità di tutti noi, i soci, è un ostacolo ai loro piani. E per questo subiamo costantemente i loro attacchi».
«Ebbene, temo che molti dei soci del Real Madrid non siano nemmeno consapevoli di essere i proprietari economici del club. Forse perché quando entrai nel 2000, il club era in bancarotta tecnica. E ogni volta che subiamo un attacco, come quelli che vi ho illustrato, non è solo il Real Madrid a soffrirlo: siamo noi 100.000 soci a subire il danno. Dobbiamo essere consapevoli che tutti siamo i proprietari del Real Madrid. E con questa riforma lo saremo ancora di più», le parole del numero uno dei Blancos.
«Per questo proporrò che i 100.000 soci attuali siano riconosciuti anche come i veri proprietari del club e che, inoltre, venga fissato il numero di soci per il futuro. Con questo blindaggio, nessuno potrà diluire la nostra condizione di proprietari né alterare l’equilibrio che garantisce l’indipendenza e la stabilità del Real Madrid. Saremo noi, i soci di oggi, ad avere la responsabilità di custodire la nostra cultura di valori e assicurarci che il club continui a guidare il calcio mondiale per molte generazioni», ha aggiunto.
«Vogliamo che la nostra struttura storica sopravviva alle sfide del futuro, e abbiamo bisogno più che mai che i 100.000 soci siamo, in modo attivo, i guardiani del nostro patrimonio. Durante questi mesi ho riflettuto profondamente su come rafforzare ancora di più il nostro sentimento di proprietà collettiva e su come rendere visibile, in modo inequivocabile, il valore del Real Madrid. E la conclusione è chiara: continueremo a essere un club di soci, ma dobbiamo creare una filiale nella quale i 100.000 soci del Real Madrid conserveremo sempre il controllo assoluto. Su questa base, questa filiale potrebbe incorporare semplicemente una partecipazione minoritaria, per esempio del 5%, di uno o più investitori impegnati a lunghissimo termine e disposti ad apportare risorse proprie», è l’idea del numero uno del Real Madrid.
«Perché fare questo passo? Perché è la via più chiara e più incisiva per valorizzare il nostro club. Che qualcuno sia disposto a investire cifre molto rilevanti per una partecipazione simbolica è la massima dimostrazione del valore del Real Madrid. E allo stesso tempo, una partecipazione così limitata garantisce che il controllo, il governo e l’essenza del club restino sempre nelle mani dei soci e della nostra Giunta Direttiva», ha concluso.









































