Calcionews24
·10 ottobre 2019
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Fra le rivali del Napoli nel Gruppo E di Champions League i belgi del Genk, guidati da Felice Mazzù, erano sulla carta i meno temibili, ma ‘I Puffi’, come vengono soprannominati, hanno dimostrato di poter creare più di un problema alle favorite, cogliendo proprio contro i campani un pareggio interno per 0-0 nel match di andata. Formazione Genk 2019/2020: la squadra belga, che ha conquistato la qualificazione alla fase a gironi di Champions League vincendo l’ultima Pro League, si è mossa bene sul calciomercato, apportando innesti importanti alla rosa.
Il colpo più importante è stato sicuramente l’innesto del talentuoso Ianis Hagi, figlio d’arte pagato appena 4 milioni di euro al Viitorul ma dimostratosi da subito elemento in grado di far fare il salto di qualità alla sua nuova squadra. L’acquisto più costoso è stato però quello della punta Theo Bongonda, che è stato pagato 7 milioni per prelevarlo dallo Zulte Waregem. Altri 6 milioni sono stati spesi per l’attaccante nigeriano Onuachu, 5 milioni e 200 mila per il centrocampista slovacco Patrik Hrosovski dal Viktoria Plzen, 3 milioni e 800 mila per il colombiano Carlos Cuesta dall’Atletico Nacional e rispettivamente 3,70 e 3 milioni e mezzo per le due ali Benjamin Nigren e Stephen Odey dall’IFK Goteborg e dallo Zurigo.
Importanti anche i movimenti in uscita. Il più rilevante è stato il passaggio dell’ala mancina Leandro Trossard al Brighton, in Premier League, per 20 milioni di euro. In Italia, esattamente all’Atalanta, si è accasato il centrocampista centrale Ruslan Malinovskyi per 13,70 milioni, in Spagna il difensore centrale Aidoo, trasferitosi al Celta Vigo per 8 milioni. Meno remunerative le cessioni delle ali Benson Manuel e Marcus Ingvartsen (complessivamente 4,5 milioni di incasso) e del mediano Ibrahima Seck.
Figlio del grande Gheorghe Hagi, il miglior giocatore mai espresso dal calcio rumeno, Ianis, classe 1998 è esploso a grandi livelli proprio con il Genk, dopo aver deluso le attese in Italia con la Fiorentina e aver stentato in patria con il Viitorul Costanza.
Ambidestro, dotato di un’accelerazione improvvisa, di visione di gioco e buon tiro, il giovane Hagi ha saputo imporsi da subito con la squadra guidata dal connazionale Mazzu, che lo ha reso un elemento fondamentale nel suo 4-2-3-1.
Le prestazioni di alto livello con il Genk e la Romania Under 21 lo hanno reso anche una pedina importante in Nazionale A, dove, dopo le prime gare nel 2018/2019, ha ereditato il numero 10 che qualche decennio fa era portato sulle spalle dal papà.
Il tecnico del Genk, Felice Mazzù, è uno degli allenatori emergenti del calcio belga. Pur non giovanissimo, visto che è un classe 1966, è infatti riuscito a conquistare la Supercoppa del Belgio in estate e sta guidando la formazione belga nella sua avventura in Champions League dopo la conquista della Pro League sotto la guida di Guy Martens.
Il tecnico ha origini italiane, in quanto il padre era calabrese ed emigrò in Belgio per lavorare nell’area mineraria di Charleroi. Dopo aver guidato squadre minori, fa il grande balzo nel 2013, quando viene ingaggiato proprio dallo Charleroi, formazione di Prima Divisione belga che conduce in posizioni importanti della classifica e porta in Europa League. Il passaggio al Genk nell’ultima estate lo consacra come allenatore di primo piano in Belgio. A
PORTIERI – Vandevoordt, Coucke, Chambaere, Leysen DIFENSORI – Wouters, Borges, Dewaest, Uronen, Maehle, Lokumí, Adewoye, Cuesta, Screciu CENTROCAMPISTI – De Norre, Ito, Heynen, Hrosovsky, Piotrowski, Hagi, Berge, Bongonda, Saibari, Elias Sierra, Ndongala ATTACCANTI – Samatta, Paintsil, Nygren, Odey, Onuachu, Cuypers, Limbombe, Oyen ALLENATORE – Felice Mazzù
GENK (4-2-3-1): Coucke; Maehle, Cuesta, Lokumí, Uronen; Hrosovsky, Berg; Ito, Hagi, Bongonda; Samatta. Allenatore: Felice Mazzù