Gasperini: “Primo tempo di personalità. Non so dire cosa non sia andato” | OneFootball

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·2 novembre 2025

Gasperini: “Primo tempo di personalità. Non so dire cosa non sia andato”

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Gian Piero Gasperini ha parlato a DAZN al termine di Milan-Roma 1-0. Le sue parole riprese da Milannews:

Sulla partita. Cosa non è andato oggi?


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“Faccio fatica a voler cercare a tutti i costi cosa non è andato. Meglio vedere cosa è andato, davvero tante cose. È questa la strada che vogliamo percorrere. Quando esci da queste partite sei molto rammaricato per il risultato ma siamo anche fiduciosi di poter fare punti giocando in questo modo”.

Sui cambi:

“Penso che questa sera il salto di qualità l’abbiamo fatto ma non nelle conclusioni. Abbiamo fatto un primo tempo di personalità contro una squadra forte sul loro campo. Faccio fatica a trovare indicazioni negative. Siamo molto dispiaciuti per il risultato, purtroppo si sbagliano anche i rigori e le occasioni per pochissimo, ma la squadra questa sera ha giocato in vari modi. Ci sono tante partite all’interno della stessa partita e noi le abbiamo interpretate bene”.

Sul rigore:

“La cosa peggiore di tutte, oltre il rigore che pesa, pesa ancora di più l’infortunio che ha avuto in quella circostanza. Vedremo quando può recuperare, sicuramente dopo la sosta. Dispiace perché stava facendo partite da grande giocatore qual è e questa è la perdita più grande di questa sera”.

Bicchiere mezzo pieno?

“Sì, in queste partite che abbiamo perso dobbiamo sicuramente alzare cose che sono determinanti ma globalmente la squadra c’è. Ci hanno penalizzati in questi mesi i 4 rigori sbagliati su 5, ci hanno tolto molto sia in campionato che in Europa. Vedo che molte squadre importanti che nel finale riescono a trovare l’episodio risolutivo. Tante squadre importanti ricorrono a questo e a noi ci mancano queste due cose: i rigori e la capacità di sfruttare le occasioni che creiamo”.

“L’insegnamento più bello, ci pensavo oggi… Giocavamo una partita a Pisa a fine campionato per raggiungere la promozione. Era una partita decisiva, nel finale ho fatto 3-4 passaggi al portiere che poteva ancora prenderla con le mani per tenere il pareggio. Lui mi ha detto che non ricorrevamo a quei mezzucci ma che giocavamo le partite fino alla fine. È stato un grande insegnamento”.

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