Juventusnews24
·9 agosto 2025
Gatti a Tuttosport: «Bremer sarà un grande acquisto. Vlahovic? Io spingo affinché resti qui, è un giocatore molto importante. Su Modesto, Comolli, Kolo Muani, Douglas Luiz: ecco cosa è cambiato dall’anno scorso»

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·9 agosto 2025
Il difensore della Juve Federico Gatti ha parlato dal ritiro in Germania per affrontare molti temi sulla nuova stagione dei bianconeri ma non solo. Di seguito le dichiarazioni a Tuttosport.
SEMBRA CHE LA STAGIONE NON SIA MAI FINITA – «Sì, infatti questo è un po’ strano. Di sicuro stiamo lavorando tanto, il mister adesso ha più tempo a disposizione per lavorare su delle cose che negli ultimi mesi non si potevano affrontare. Per i tempi, per alcuni aspetti di campo. Ora c’è più tempo».
COME SI LAVORA IN GERMANIA – «Stiamo lavorando tanto a livello fisico e a livello tattico. Poi si vedrà sul rettangolo verde, quando inizieremo la prima di campionato contro il Parma».
SULLE SUE CONDIZIONI – «Sto meglio. In realtà, ecco, sono onesto: ho fatto fatica. La mia stazza fisica non ha aiutato: sono stato fuori quasi tre mesi e mezzo e non pensavo di doverlo fare per così tanto. Riprendere è stato complicato, per fortuna sono passati dieci giorni e metto benzina nelle gambe».
IN VISTA DELLE PRIME PARTITE – «E serviranno per mettere un po’ di fiato, sicuramente. Toccherà farsi trovare pronti: è l’aspetto più importante».
RITORNO CON BREMER – «Guadagneremo tanto, tantissimo. Io in primis: gioco con lui da tre anni e mi è dispiaciuto molto dell’infortunio subito a ottobre».
PARTENZA DELL’ANNO SCORSO – «Nelle prime otto gare, non avevamo mai preso gol. E c’era un’alchimia pazzesca. Perciò il suo ritorno sarà importante. Però deve andarci piano: è fuori da parecchio tempo. Comunque, sarà un grandissimo acquisto».
DIFESA A TRE – «Ma per me è una questione di abitudine, bisogna giocare e poi prenderci la mano. Vedremo cosa deciderà l’allenatore, da parte mia c’è piena disponibilità».
ANDARE VIA – «Non l’ho mai messo in discussione. Però mi ha fatto piacere l’interessamento di un allenatore come Conte, uno dei top al mondo, e del direttore Manna. Li ringrazio tanto perché hanno fatto molto per portarmi al Napoli».
HAI CONSIGLIATO A VLAHOVIC DI RIMANERE – «Dusan è abbastanza maturo per prendere le proprie decisioni. Io spingo affinché resti qui, perché è un amico e perché è un giocatore molto importante. Però non mi espongo».
SE VA AL MILAN… – «Ma noi ce le diamo anche in allenamento, se è per questo. Quindi spero che rimanga qui. Ma sono scelte troppo personali».
AMBIZIONE SCUDETTO – «Quando hai questo stemma sul petto, pensi al blasone enorme del club. Ti impone di giocare ogni match per vincere. Poi non so quando sarà, ma serve farlo al più presto».
TRAGUARDO CHAMPIONS – «Resta una competizione fondamentale. L’anno scorso abbiamo affrontato sfide importanti e sono quelle con cui si cresce di più. Palcoscenici unici, pure lì l’idea è di andare avanti il più possibile».
SU DAVID – «Quand’era al Lilla, abbiamo giocato contro Jonathan. Un ottimo attaccante, dovrà integrarsi bene con il nostro campionato che è diverso da tutti gli altri. Molto più tattico, molto più fisico. Però…».
RITORNO DI KOLO MUANI – «Per noi sarebbe molto importante se tornasse, è un attaccante molto forte. Poi sono decisioni della società».
COSA ASPETTARSI DA TUDOR – «Beh, ora c’è più tempo, ci sono più allenamenti. Sarà una squadra molto aggressiva, fatta di duelli. Dobbiamo tornare a giocare ogni gara con l’ambizione di vincere tutte le partite. E in qualsiasi modo. Anche giocando più sporchi, ma occorre tornare a vincere. Con l’ambizione di farlo. E vanno costruite le fondamenta per fare tutto ciò».
SU COMOLLI E MODESTO – «Si stanno integrando molto bene, sono persone di calcio. Poi il tempo parlerà, dunque vedremo in futuro».
CONFRONTO CON IL DT – «Assolutamente, il confronto è quotidiano. Ed è costantemente a vedere gli allenamenti, parla con i calciatori, lo staff, segue tutto».
DOUGLAS LUIZ – «Ha parlato con la società e ci ha chiesto scusa. Io ho tanta fiducia in Douglas come giocatore, pure lì non so cos’accadrà nel suo futuro. Però posso dire che è molto forte e tecnico. Non è riuscito a esprimersi al suo meglio, ma vale».
COSA È CAMBIATO DALL’ANNO SCORSO – «Giocando partita dopo partita, inevitabilmente il giocatore acquisisce esperienza. Fa errori, lavora su questi. Se uno ha un po’ di testa, un po’ di voglia di arrivare, sarà certamente migliore. Il gruppo ha giocato insieme: nel bene e nel male, sicuramente è cresciuto».
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