Juventusnews24
·13 ottobre 2025
Gattuso alla vigilia di Italia Israele: «Tantissima gente pagherebbe per stare qua, io lo vivo come un sogno. Oggi pensavo a Lippi e…»

In partnership with
Yahoo sportsJuventusnews24
·13 ottobre 2025
L’obiettivo dell’Italia è chiaro: accedere i playoff e continuare a inseguire la qualificazione ai Mondiali del 2026. Nel Gruppo I, la Norvegia capolista è ormai lanciata; nonostante una partita in più, gli scandinavi hanno un vantaggio di 6 punti sulla nostra Nazionale e una differenza reti netta (+26 contro il +7 della Nazionale di Gattuso).
Questo gap rende quasi impossibile un sorpasso, anche in vista dello scontro diretto del 16 novembre a Milano. Per questo, la missione dell’Italia è blindare matematicamente il secondo posto. La grande occasione arriva nella sfida contro Israele, diretta concorrente e ora terza a -3 (ma con una partita in più rispetto all’Italia). Appuntamento per martedì alle 20.45 a Udine: una vittoria in questa delicata partita chiuderebbe ogni discorso, garantendo agli Azzurri l’accesso ai playoff mondiali previsti per marzo. Della cruciale sfida – a cui prenderanno parte i bianconeri Cambiaso e Locatelli – ne ha parlato il CT Gennaro Gattuso intervenuto ai microfoni di Sky alla vigilia.
COME VIVE L’ATMOSFERA – «Siamo felici che ci sia stata una tregua. Vedere la gente che torna a Gaza è qualcosa di emozionante. Domani c’è la partita: qualcuno contesterà ma avremo anche 10mila persone allo stadio. Dovremo essere bravi a far venire voglia a tutti di tifarci».
ITALIA CHE GLI PIACE SEMPRE DI PIU’ – «Mi innamoro dei miei ragazzi perché li vedo come affrontano gli allenamenti. Mi piace quello. Lo sapevamo che da due mesi che non si può sbagliare, ma apprezzo tanto la crescita. C’è da migliorare ma ci sono anche tante cose positive».
DIFESA A TRE, CHI GIOCA POI TRA PIO ESPOSITO E RASPADORI – «Pio ha vissuto normalmente il post, è un ragazzo semplice e di poche parole che pedala molto forte. Corre come un centrocampista… Non c’è rischio che si monti la testa. Bisogna valutare anche altre cose, ma le partite durano 95 minuti: c’è chi inizia e chi può fare la differenza entrando dalla panchina. Le valutazioni saranno queste».
A SUO AGIO NEL RUOLO DI CT – «Penso sempre che c’è tantissima gente che pagherebbe per stare qua. Io lo vivo come un sogno, indossare questa maglia era il mio sogno. Oggi stavo pensando ai vecchi allenatori che ho avuto qua come Lippi e Trapattoni. E andando a fare la conferenza pensavo: ‘Chi l’avrebbe mai detto che avrei avuto questa possibilità?’. La vivo così, sono a mio agio perché per 11 anni ho indossato questa maglia. Mi sembra di stare a casa. E tante cose mi vengono facili».
PAROLE SPALLETTI – «Luciano è un uomo molto schietto, se dice una cosa è perché la pensa. Lo volevo chiamare ma non l’ho fatto per non rompergli le scatole. Sicuramente ho apprezzato cosa ha detto»