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·8 luglio 2024

Gazzetta – Thuram 🤝🏻 Juventus cinque anni dopo: spunta il retroscena

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La Gazzetta dello Sport, ribadendo l’ormai prossimo approdo di Khéphren Thuram alla Juventus, ha sveglato il seguente – curioso – retroscena: “Khephren è stato di parola, la Juventus anche. Il lieto fine è sotto gli occhi di tutti, ma pochi forse sanno che poco più di 5 anni fa, nel 2019, i dirigenti bianconeri avevano in mano il sì dell’ultimogenito di Lilian Thuram, prima che scegliesse di passare al Nizza. E nei due incontri (uno a Parigi, l’altro a Montecarlo) con Gianluca Pessotto e gli altri rappresentanti del club degli Agnelli l’allora diciottenne figlio d’arte dimostrò tutta la volontà di sbarcare a Torino. “Tifo per la Juve e prima o poi indosserò quella maglia, ma ora è bene che faccia un percorso diverso per conquistarmi la chiamata”. In breve fu questo il ragionamento del centrocampista di fronte alla prospettiva di sposare il progetto juventino dell’Under 23, allora gestita da Filippo Fusco, con l’obiettivo di ritagliarsi uno spazio in prima squadra.

Papà Thuram in quei frangenti fu neutro, non forzò in un senso o nell’altro. Eppure in quei mesi avvenne una circostanza che giocò a sfavore dei bianconeri. Infatti alla guida del Nizza era da poco arrivato quel Patrick Viera che proprio con Lilian aveva vissuto anni importanti sia a Torino che con la nazionale francese. La possibilità di avere una chioccia così, evidentemente, pesò in quei frangenti. Ma il cortese rifiuto di Khephren non venne vissuto in maniera polemica, anche perché i fatti dimostrarono subito le attenzioni di Vieira, con il debutto in prima squadra a 18 anni. Una traiettoria difficilmente immaginabile alla Continassa in quel periodo, ecco perché ora il suo arrivo a Torino avviene al momento giusto. Da sempre l’idolo calcistico di Thuram junior è stato Paul Pogba, a cui si ispira per caratteristiche e fisicità. Ora gli tocca raccogliere l’eredità di un altro gigante del calcio francese, Adrien Rabiot, che nelle ultime stagioni ha dimostrato la sua importanza anche in bianconero. Proprio il paragone con l’ex Psg è il punto di riferimento primario per questo giovane talento che in Costa Azzurra ha maturato una solida esperienza.


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Dal punto di vista economico il suo ingaggio comporta un investimento pluriennale di 20milioni più bonus per il cartellino, mentre l’ingaggio da circa 2,5 milioni netti è assolutamente nei parametri voluti dal nuovo corso juventino. A rifletterci bene quest’operazione appare meno dispendiosa di quanto sarebbe potuta costare la conferma di Rabiot, visto che il preferito di Deschamps aveva un ingaggio da 8 milioni (con i benefici del Decreto Crescita un costo intorno ai 12 milioni lordi per il club). Ma alla soglia dei 30 anni l’opzione di un centrocampista per un periodo limitato avrebbe comportato una spesa senza particolari prospettive per il futuro. Al contrario l’ingaggio di Thuram junior rappresenta una svolta non solo tecnica, ma anche manageriale. Il calcio sostenibile della gestione Giuntoli punta sulla valorizzazione dei giovani. E Khephren sembra avere il Dna giusto, quello bianconero”.

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