FiorentinaUno
·7 dicembre 2025
Gelo in panchina: il gesto che tutti hanno notato durante Sassuolo-Fiorentina

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·7 dicembre 2025

La serata al Mapei Stadium di Reggio Emilia si è trasformata in un’altra notte amara per la Fiorentina. Dopo un avvio promettente con il rigore di Rolando Mandragora, trasformato nel vantaggio viola, è emersa tutta la fragilità della squadra, rimontata e travolta 3-1 dal Sassuolo grazie a reti di Cristian Volpato, Tarik Muharemović e Ismaël Koné.
La debacle è tutt’altro che sportiva: nello spogliatoio viola la tensione sembra esplosa. Oltre alla confusione tattica e alle lacune nella prestazione, secondo alcune ricostruzioni sarebbe avvenuto un gesto di rottura simbolica — il mancato saluto fra Ranieri e l’allenatore Vanoli al momento della sostituzione del difensore. In un contesto già carico di critiche e nervosismo, l’episodio è diventato un’icona del malessere interno. L’immagine del rigore con l’accesa discussione tra Mandragora e Moise Kean sul rigorista era già stata citata come un segnale d’allarme: tensioni tra compagni, scarsa serenità, un gruppo in evidente difficoltà.

un gesto che hanno notato alcuni tifosi viola (via onefootball) fiorentinauno.com
Nella conferenza stampa post partita, Vanoli non ha fatto sconti: “Basta alibi servono uomini“, ha tuonato, sottolineando come da parte dei suoi giocatori manchi lo spirito di squadra e la volontà di sacrificarsi per il compagno. Ma allo stesso tempo la posizione del tecnico non sembra in pericolo. Il Ds del club, Roberto Goretti, ha confermato la fiducia in Vanoli: “È confermato, ma serve una reazione immediata“, ha dichiarato, riconoscendo al contempo la gravità del momento e la necessità di riflessioni profonde. Ma cosa hanno notato alcuni tifosi viola più attenti? Ecco
Una Fiorentina che non vince da 14 giornate, ultima in classifica, senza punti e con una preoccupante deriva psicologica. In questo contesto, l’episodio Ranieri-Vanoli che a qualcuno potrebbe sembrare un dettaglio assume un valore simbolico: un segnale di divisione, di assenza di coesione, forse di rassegnazione. Ciò che serve ora è qualcosa di più di un cambio di modulo o qualche aggiustamento: serve come richiesto dallo stesso Vanoli un’iniezione di carattere, unità e responsabilità. Perché senza queste basi, ogni altra mossa rischia di essere inutile. Anche le pagine odierne de La Nazione sottolineano questa cosa:

Gelo in panchina tra vanoli e ranieri (via onefootball) fiorentinauno.com
“Il gesto-polemica di Kean sul rigore poi calciato da Mandragora e Moise che non festeggia e la mancata stretta di mano fra il capitano Ranieri e l’allenatore dopo la sostituzione del difensore diventano lo specchio di una situazione dove la società dovrà intervenire il prima possibile. Così i tifosi (trasferta da maxi-esodo ieri a Reggio) hanno ripreso a contestare e giovedì c’è pure la Conference che torna in scena. Già, ma l’Europa serve davvero a qualcosa con un campionato in queste condizioni?”.
Il mancato saluto dunque non è solo un fatto isolato: è la fotografia di una squadra allo sbando, che non trova un’identità tattica, perde fiducia e sembra incapace di reagire.









































