Genoa Inter 1-2: i nerazzurri approfittano dei passi falsi di Milan e Napoli e volano in vetta solitaria. Come è andata a Marassi | OneFootball

Genoa Inter 1-2: i nerazzurri volano in vetta solitaria dopo i passi falsi di Milan e Napoli. Come è andata a Marassi

Il weekend della 15ª giornata di Serie A emette il suo verdetto più pesante: l’Inter tenta la fuga. Dopo i passi falsi delle dirette concorrenti (il pareggio del Milan e la caduta del Napoli a Udine), i nerazzurri espugnano il “Luigi Ferraris” di Genova per 1-2, conquistando tre punti d’oro che valgono il primato solitario in classifica.

Una prova di forza e cinismo quella della squadra guidata da Cristian Chivu. Il tecnico rumeno ha saputo gestire la tensione di un ambiente reso elettrico dagli scontri pre-partita, portando a casa il bottino pieno contro il Genoa combattivo di Daniele De Rossi.

Primo tempo: il blitz di Bisseck e la firma del Toro

L’Inter mette in discesa la gara già nei primi 45 minuti, mostrando una superiorità tecnica evidente. A sbloccare il match dopo appena 6 minuti è Yann Bisseck. Il difensore tedesco sorprende il portiere avversario Leali con un mancino rasoterra sul primo palo, fingendo il cross per poi calciare in porta.

Il raddoppio arriva al 38′ e porta la firma del leader indiscusso: Lautaro Martinez. Il “Toro” argentino, servito da una sponda intelligente del giovane Pio Esposito e dal lavoro di rifinitura di Sucic, fulmina la difesa ligure con una girata mancina di prima intenzione.

La reazione rossoblù: Vitinha non basta

Nella ripresa, il Genoa prova a riaprire i giochi spinto dal suo pubblico. Al 68′, una disattenzione della retroguardia nerazzurra, con Manuel Akanji sorpreso da un lancio lungo, permette a Vitinha di involarsi. L’attaccante portoghese salta Sommer e accorcia le distanze a porta vuota.

Il finale è incandescente: De Rossi getta nella mischia tutte le punte a disposizione, mentre Chivu risponde inserendo forze fresche come Marcus Thuram e Davide Frattesi per tenere palla. Nonostante il forcing finale e qualche brivido su palla inattiva, il muro nerazzurro regge. L’Inter esce da Marassi con il sorriso: da stasera guarda tutti dall’alto verso il basso, senza coabitanti.