Giaccherini ne è certo: «Conte è l’allenatore più completo. Antonio tornerà alla Juventus, il suo cuore è quello» | OneFootball

Giaccherini ne è certo: «Conte è l’allenatore più completo. Antonio tornerà alla Juventus, il suo cuore è quello» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Juventusnews24

Juventusnews24

·4 dicembre 2025

Giaccherini ne è certo: «Conte è l’allenatore più completo. Antonio tornerà alla Juventus, il suo cuore è quello»

Immagine dell'articolo:Giaccherini ne è certo: «Conte è l’allenatore più completo. Antonio tornerà alla Juventus, il suo cuore è quello»

Giaccherini ne è certo: «Conte è l’allenatore più completo. Antonio tornerà alla Juventus, il suo cuore è quello». Le parole dell’ex bianconero

Napoli Juventus accende l’attesa per il prossimo weekend di campionato. Emanuele Giaccherini ha giocato in entrambe le squadre. Oggi talent tv, è stato intervistato da Tuttosport.

GLI ANNI ALLA JUVE – «Beh, se parliamo di Juve, allora mi vengono in mente tante cose. Forse i più belli della mia carriera. Ho avuto modo di vincere, di giocare con campioni enormi, di conoscere la Champions. Il primo scudetto, perché venivamo da anni bui. Credo sia stato uno dei più belli della storia: nessuno ci dava per favoriti e ci siamo conquistati tutti sul campo. Poi al secondo anno è arrivata l’esplosione di Pogba… Ma mi sono tolto le mie soddisfazioni, anzi».


OneFootball Video


L’ESPERIENZA A NAPOLI E L’ATMOSFERA AL MARADONA – «Una grandissima opportunità. Avevo fatto due anni al Sunderland, poi Bologna, anche per richiesta di Conte: c’era l’Europeo, voleva vedermi da vicino. Quello è stato il mio picco».

NAPOLI-JUVE – «C’è un’aria diversa, ed è differente la settimana che precede la partita. Avevo scelto gli azzurri non solo per tornare in una big, ma proprio perché è una piazza fantastica. Vivono il calcio in un altro modo. Poi le cose non sono andate come avrei voluto. E non solo per demerito mio».

IL NAPOLI DI SARRI – «Il mister aveva dato calcio e spettacolo, però nella mentalità vincente forse è mancato qualcosa. Del resto, lui stesso ha parlato dello scudetto perso in hotel. Per me non era finita, a prescindere da quella partita di Firenze. La gestione di Sarri può aver inciso nella vittoria finale. Devi portare con te l’intera rosa, invece siamo arrivati a marzo in condizioni complicate: metà rosa era spremuta, l’altra era fuori forma».

SPALLETTI A NAPOLI – «Con Luciano si è vista una squadra in grado di partire a mille e arrivare nelle stesse condizioni. Anche l’ambiente è riuscito a fare un altro step: mi sembra maturato, c’è meno esaltazione ed è un bene per la piazza».

CONTE – «Credo sia il più completo. Riesce a essere il migliore tatticamente, negli allenamenti, nel quotidiano. Con lui hai tanto feeling: ti entra in testa, ti fa fare ciò che vuole. Juve-Parma, la prima partita della stagione 2011-2012. Ero al debutto con la Juve e non andò come speravo. Mi scrisse un messaggio poco dopo il match: “So che era difficile oggi, ma so anche che mi puoi dare tanto di più”. Non era scontato: mi aiutò».

IL SERGENTE DI FERRO – «Alla Juve, quando tornavamo dopo le notti di Champions, a volte alle 3 o alle 4 di notte, non ci diceva mai quando sarebbe stato l’allenamento l’indomani. Non voleva che ci perdessimo tra serate o distrazioni. Ci avrebbe avvisato qualche ora dopo il team manager. Ecco chi è Antonio Conte: non lascia nulla al caso. Se tornerà mai alla Juve? L’ha detto lui stesso: è un professionista, il primo tifoso della squadra per cui lavora. Non mi stupirei se lo facesse, il suo cuore è quello. E a prescindere è nella storia del club».

GLI ATTACCANTI DELLA JUVE – «Ma David l’ho visto bene l’altra sera: ha fatto gol! Me lo ricordo al Lilla ed è un giocatore forte. Poi Kenan quel ruolo può farlo: guardi le reti siglate al Cagliari, sono movimenti da numero 9, mica da 10. E al suo posto magari può giocare Zhegrova. Ha delle giocate da fuoriclasse e un talento spropositato. Il punto interrogativo è sulla condizione fisica, naturalmente. Bisogna portarlo al 100%. Come? Facendolo giocare, l’anno scorso ha avuto degli infortuni seri ed è arrivato a fine mercato. Con un po’ di minutaggio può trovare continuità».

NERES – «Lo ricordo all’Ajax: giocatore forte. Anche per questioni tattiche ha trovato meno spazio, poi è venuto fuori, complice pure l’infortunio di De Bruyne. Pure qui: Antonio Conte ha trovato la mossa giusta, mettendolo vicino a Hojlund. Sì, c’è da avere paura di un giocatore così…».

Visualizza l' imprint del creator