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Vincenzo Visco·28 agosto 2024

🧨Giuntoli ha stravolto la Juve: tanti addii e nuovo ciclo da 160 mln 🤑

Immagine dell'articolo:🧨Giuntoli ha stravolto la Juve: tanti addii e nuovo ciclo da 160 mln 🤑

Teun Koopmeiners è l’ottavo colpo messo a segno dalla Juventus in questa sessione di mercato, che ha praticamente rivoluzionato il proprio organico.

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Fin dall’inizio le strategie di Cristiano Giuntoli sono apparse chiare, a partire dalla scelta dell’allenatore. Thiago Motta, eroe a Bologna, è stato seguito e fortemente voluto per mesi, mentre Allegri era ancora al timone della squadra. Per il Managing Director, Thiago era il profilo ideale per avviare un nuovo ciclo bianconero, un progetto in cui non c’era più spazio per Max Allegri (e sappiamo bene, poi, com’è finita).


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Preso Motta è partita la rivoluzione per costruire la rosa attorno a quelle che sono le sue idee di gioco: tanti acquisti, varie cessioni. Le mosse sul mercato, soprattutto quelle in entrata, hanno generato una spesa totale che supera i 160 milioni di euro: cifra, questa, più bassa della reale perché alcuni affari – vedi Nico Gonzalez e Di Gregorio – sono stati ammortizzate con la formula del prestito, mentre i milioni dell’obbligo verranno contabilizzati l’anno prossimo. Andiamo nel dettaglio.


ACQUISTI MIRATI, CON CARATTERISTICHE PRECISE

Ognuno degli otto (momentanei) giocatori arrivati a Torino ha caratteristiche ben precise e mirate per esaltarsi e rendere al meglio nei meccanismi di Thiago Motta, che predilige la coralità di interpreti e l’ha dimostrato a Bologna, ottenendo il massimo da tutti i suoi ex calciatori. Di Gregorio, ad esempio, non è soltanto uno dei migliori portieri in A per numero di parate effettuate, ma è anche abilissimo nel gioco coi piedi, perfetto per costruire dal basso la manovra offensiva proprio come il tecnico vuole.

Cabal è un ottimo interlocutore oltre che un buon terzino mancino, abile nel fraseggio (106 palloni toccati a Verona, dietro solo a Locatelli) e fisicamente prestante, mentre Kalulu rappresenta quella duttilità che a Motta tanto piace: può giocare sia come centrale che come terzino destro all’occorrenza, con Cambiaso che può essere spostato dove serve.

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Andato via Rabiot, sono arrivati due pezzi grossi come Douglas Luiz e Khephren Thuram, centrocampisti abbastanza simili nella fisicità e nelle caratteristiche, che rappresentano – sulla carta – i due mediani del 4231 bianconero. Davanti Nico Gonzalez ha già prenotato la zona destra del campo: le sue caratteristiche si sposano alla perfezione con le qualità ricercate da Motta, con un valore in più, l’abilità nel colpo di testa, che sicuramente creerà un – grosso – pericolo aggiunto agli avversari in zona offensiva. Conceição è un’alternativa ottima di prospettiva viste le sue abilità nel dribbling e di conclusione.

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Koopmeiners non ha bisogno di presentazioni: è un centrocampista dal valore assoluto, cresciuto in maniera esponenziale grazie a Gasperini e diventato un interprete eccezionale del ruolo, potendo giocare in tutte le zone centrali del campo, sia quelle più basse che quelle più alte, dove pensiamo che Thiago Motta lo collocherà, in virtù dei suoi numeri straordinari. Dal suo arrivo in Italia nessun centrocampista ha segnato e messo a referto più assist, nella totalità, dell’olandese, acquisto più esoso di questa sessione di mercato per i bianconeri.


TESORETTO NEXT GEN E DECISIONI DOLOROSE

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Tutti questi acquisti sono stati – in parte – possibili grazie all’ottimo lavoro compiuto nel ramo cessioni soprattutto coi Next Gen (ne avevamo parlato ampiamente qui), totalizzando una cifra di poco superiore ai 70 milioni di euro grazie alle vendite di Soulé, Huijsen, Illing, Barrenchea e altri vari.

A questi vanno aggiunti anche i pesanti addii, che nella Juve hanno fatto la differenza negli ultimi anni ma che, ritenuti, poco idonei al nuovo progetto. Rabiot, che con Motta tuttavia poteva ben conciliarsi per caratteristiche tecniche e fisiche, è stato lasciato andar via, a differenza dell’anno scorso quando il contratto gli è stato rinnovato last minute. Szczesny, baluardo degli ultimi sette anni in bianconero, ha lasciato Torino dopo un stagione vissuta con più bassi che alti e annunciato, poi, clamorosamente il suo ritiro dal calcio.

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Ma quello che fa più “rumore” è l’addio di Federico Chiesa, dopo una delle migliori annate in bianconero, un idolo per i tifosi ma che paga la mancanza di continuità in termini realizzativi e soprattutto i vari stop fisici, che non gli hanno permesso di ritagliarsi quel ruolo da leader assoluto. Oggi è stato riportato l’accordo col Liverpool per 13 milioni più bonus.

La rivoluzione di Giuntoli ha preso forma con decisione: tra cessioni strategiche e acquisti calibrati, la Juventus ha attuato uno dei mercati più onerosi della propria storia, gettando le basi per un nuovo ciclo molto ambizioso.