Inter News 24
·7 ottobre 2025
Gol Dimarco regolare in Inter Cremonese, la spiegazione di De Marco ad Open Var: «Lautaro in fuorigioco ma non punibile, ecco il motivo»

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·7 ottobre 2025
Nel programma Open Var su Dazn, insieme ad Andrea De Marco, responsabile dei rapporti tra la CAN e i club di Serie A e B, sono stati analizzati i principali casi da moviola della sesta giornata di campionato. Tra gli episodi più discussi, spiccano il rigore concesso al Milan nella sfida contro la Juventus per il fallo di Lloyd Kelly su Santiago Gimenez e la rete di Federico Dimarco con l’Inter contro la Cremonese, che ha suscitato dubbi a causa della posizione di fuorigioco di Lautaro Martínez.
SUL GOL DI DIMARCO IN INTER CREMONESE – «Lautaro fa un salto sul pallone, però in questo caso vediamo come negli ultimi anni il fuorigioco per essere punibile deve creare un impatto sul portiere, o il giocatore tocca il pallone direttamente o è molto vicino. In questo caso non è considerato vicino, il portiere ha tutto il tempo per fare la parata e dunque viene considerato regolare. Occasione simile a quella di Nico Paz nella sfida tra Como e Genoa. Avesse sfiorato il pallone o toccato leggermente sarebbe stato punibile».
SUL RIGORE DATO AL MILAN CONTRO LA JUVENTUS – «Azione promettente e genuina? Serve per il provvedimento che deve essere preso in calcio di rigore. In questo caso abbiamo visto come l’arbitro Guida ha punito, deciso, il calcio di rigore, aveva la visuale libera e ha visto il contrasto tra Kelly e Gimenez. Poi in Sala VAR controllano anche se è una potenziale chiara opportunità di segnare una rete, la famosa DOGSO. In questo caso il possesso del pallone non ce l’aveva ancora il giocatore del Milan, era un lancio verso l’area di rigore, quindi viene considerato un intervento genuino e non viene preso nessun tipo di provvedimento. Eventualmente sarebbe stata un’azione da cartellino giallo, che sappiamo che all’interno dell’area, quando viene concesso un rigore, è derubricata e dunque non viene preso nessun tipo di provvedimento, mentre se fosse stato cartellino rosso sarebbe diventato poi giallo. Tutto giusto quello che è stato fatto in campo, è stato molto bravo lui a vedere la situazione da solo, aveva la visuale libera e ha avuto il controllo pieno della situazione, senza utilizzare la tecnologia».