Gravina svela il retroscena: «Esonero Spalletti in Nazionale? Non lo avrei mandato via. C’era un accordo ma lui è crollato…» | OneFootball

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·3 dicembre 2025

Gravina svela il retroscena: «Esonero Spalletti in Nazionale? Non lo avrei mandato via. C’era un accordo ma lui è crollato…»

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Gravina, presidente della FIGC, è tornato a parlare così dell’esonero di Spalletti da ct della Nazionale. Cosa ha detto sull’attuale tecnico della Juve

Intervistato dal Corriere della Sera, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha toccato diversi temi verso i Mondiali del 2026, tornando anche sull’esonero del tecnico della Juventus Luciano Spalletti da ct della Nazionale.

MANCINI SI ERA RIPROPOSTO PER LA NAZIONALE«È vero. Ci ho parlato. Aveva dato la sua ampia disponibilità».


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GATTUSO – «Nel Club Italia il dialogo è costante. A marzo 2025 avevamo già contattato Rino per coinvolgerlo, gli avrei affidato l’Under 21. Avremmo voluto a bordo anche Baldini. Così quando c’è stata l’occasione li abbiamo chiamati entrambi».

ESONERO SPALLETTI«Andava esonerato prima di Norvegia-Italia? Io non l’avrei mandato via neanche dopo. Ero presente alla conferenza in cui annunciò l’esonero ma essendo la conferenza Uefa della vigilia, non potevo intervenire. C’era un accordo? Sì, che alla fine di quella conferenza io e Luciano, insieme, avremmo annunciato la risoluzione. L’ha anticipata? Sì, è crollato alla prima domanda. Non ha trattenuto la sua esplosione di rabbia. Ma è stata una reazione da italiano vero».

DIMISSIONI «A chi mi dice ‘vai a lavorare’ rispondo: se vado via io, riparte il calcio e vinciamo i Mondiali? Se ne avessi la certezza, sarei il primo a farmi da parte. Per questo sono un uomo sereno. Non c’è una norma che mi impone di fare un passo indietro. Se non ci qualifichiamo al Mondiale? Delle riflessioni personali le farei».

MONDIALE – «A marzo non manca molto e dopo l’inverno c’è sempre la primavera. Il mio ottimismo poggia su basi concrete, reali, su elementi oggettivi come il percorso che ci ha portato fin qui al netto del secondo tempo con la Norvegia. Il pessimismo ci fa sprecare energie, disperderle non aiuta la causa. L’obiettivo è alla portata. Rimbocchiamoci le maniche, impegniamoci tutti insieme. E dico tutti. È innegabile che qualcuno viva la Nazionale come un fastidio».

RIFORMA DEI CAMPIONATI «Dovrà essere radicale. In Italia abbiamo 100 società professionistiche rispetto alle 92 dell’Inghilterra, che ha due livelli di professionismo. Nella nostra Serie B il 35% del turnover surriscalda il sistema e lo indebita. Il concetto di mutualità tra le leghe ha una percentuale altissima in termini di divario. Non può ridursi tutto a ‘Serie A a 18 sì o no’. Serve il consenso di tutte le leghe».

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