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·17 ottobre 2025
🎙️ Guardiola: “Assenza di Grealish? Cambierei le regole. Rodri non è pronto per domani. Su Haaland e O’Reilly…”

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·17 ottobre 2025
Prestato all’Everton per ritrovare minuti e fiducia, Grealish non potrà sfidare i suoi vecchi compagni del City a causa del regolamento della Premier League, che vieta ai giocatori in prestito di affrontare il club d’origine. Un’assenza che fa rumore. Guardiola ha parlato anche di questo in conferenza stampa.
Di seguito le sue parole, riportate da Tuttosport:
“Rodri non è pronto per domani”. Un po’ più fiducioso su Ait-Nouri e Marmoush: “Si sono allenati ieri e stanno molto molto meglio e sono vicini a tornare”. Pep ha poi parlato anche dell’ex Grealish, in prestito dal City: “L’impatto che ha avuto è stato enorme fin dal primo giorno. Ha giocato minuti su minuti, ed è quello che voleva. La decisione che abbiamo preso con lui è stata presa perché è un ragazzo adorabile, ora è tornato a fare sul serio e gioca ogni partita”. L’attaccante inglese non potrà giocare contro il Manchester proprio perché non è stato ceduto all’Everton in via definitiva: “Cosa ne penso di questa regola? Queste sono le regole. Quando sarò amministratore delegato o presidente di una grande istituzione in Inghilterra, forse le cambierò. Se potesse giocare sarebbe bello”.
Il tecnico spagnolo ha elogiato poi il 2005 O’Reilly: “Le partite che ha giocato sono di livello superiore. I giovani giocatori devono sempre stare attenti ai complimenti perché nel calcio moderno la cosa più importante è la stabilità mentale. Un giovane giocatore può avere una carriera di 10 o 15 anni, ma non è possibile quando la tua mente è agitata. Nico è un ragazzo molto stabile e questo è molto importante, soprattutto perché viene dalla prima convocazione nell’Inghilterra”.
Poi l’attenzione si è spostata su Haaland, che ha già segnato 12 gol in stagione, escludendo quelli con la Norvegia: “Se è il suo miglior momento? Penso di sì. La sua influenza è davvero positiva, il livello delle prestazioni è eccezionale. Quando calerà, noi saremo lì. Ora, non ha bisogno di complimenti o di niente di speciale, ma portare la Norvegia al Mondiale per lui sarebbe davvero bello e molto importante, visto che manca da molto tempo in queste competizioni”.