Lazionews24
·15 novembre 2024
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Mateo Guendouzi ha parlato in conferenza stampa con Didier Deschamps in vista di Italia Francia: di seguito le parole del centrocampista della Lazio.
ULTIMI MESI – «Se sono cambiato negli ultimi mesi? No, sono sempre lo stesso, non sono cambiato, sono sempre me stesso. Sicuramente sono maturato, ma in campo sono sempre lo stesso giocatore, che dà sempre il massimo. Ho acquisito molta fiducia anche in Nazionale e a livello di club, e anche questo sta andando molto bene. Sono in una fase positiva, quindi dobbiamo sfruttare al massimo questo momento positivo».
GIOCARE DA NUMERO 10 – «È una posizione che potrebbe andare bene anche per me, è una posizione che ho già ricoperto al Marsiglia e alla Lazio. Ieri Zaire-Emery ha giocato solo come 10, ma ha dovuto anche fare a cambio con gli altri centrocampisti, è una posizione con molte responsabilità. Non mi spaventa, ci ho già giocato».
ISRAELE E ITALIA – «Volevamo vincere la partita, avremmo dovuto vincere la partita. Non ci siamo riusciti e siamo tutti un po’ delusi. Nel secondo tempo abbiamo spinto molto, abbiamo avuto occasioni chiare, avremmo dovuto giocare meglio. Quindi c’era frustrazione. Dobbiamo dimenticare questa partita e pensare a quella contro l’Italia. Sappiamo che giochiamo contro un’ottima nazionale con ottimi giocatori. Io gioco al loro fianco in campionato, quindi sarà una partita difficile, ma siamo riusciti a riprenderci dopo la sconfitta dell’andata. Una cosa di cui sono sicuro è che saremo migliori rispetto all’andata».
TIFOSI DISTACCATI – «La gente può guardare o meno la partita, ma il nostro ruolo è quello di vincere le partite. Speriamo che vengano a godersi l’atmosfera. Cerchiamo sempre di essere i migliori in campo e di dare a tutti il nostro amore. Ci sono anche avversari forti come l’Italia. Siamo determinati a fare molto meglio dell’andata e a recuperare. Avremo la possibilità di valutarci contro un’ottima squadra. Contro Israele sono stato in panchina? Siamo tutti diversi, ognuno con una mentalità diversa, ma tutti hanno la qualità per essere qui, dobbiamo solo rimanere naturali, ignorare la pressione che può venire dalla selezione e divertirci. Ci sono periodi più o meno complicati, ma bisogna sempre dare il massimo».