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·20 marzo 2021

Hansa Rostock e Union Berlino: prove di ritorno dei tifosi in Germania

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I “Geisterspiele”, le partite a porte chiuse, sono ormai diventati una consuetudine del calcio tedesco ed europeo. In Germania, dove come nel resto del mondo si sta vivendo la terza ondata della pandemia, si sta provando a guardare oltre, cercando di trovare soluzioni per il ritorno dei tifosi allo stadio.

L’esperimento dell’Union – I berlinesi, finora autentica rivelazione della stagione di Bundesliga, hanno messo a punto un progetto pilota, basato sull’utilizzo di test rapidi. E i biancorossi l’hanno già provato nel match casalingo contro il Colonia lo scorso 13 marzo. All’”An der Alten Försterei” le circa 280 persone che avevano diritto di entrare, giornalisti, membri della sicurezza, dirigenti, hanno avuto la possibilità di sottoporsi, volontariamente, ai tamponi antigenici rapidi. Le 165 persone, più o meno il 60% del totale, che hanno accettato, sono state sottoposte ai test da membri di alcune associazioni no profit in un’ala dell’impianto appositamente attrezzata con diverse postazioni. Dopo il tampone, in circa una decina di minuti, sono stati comunicati i risultati del test attraverso una notifica sullo smartphone.


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L’esperimento, al di là dell’assenza di tamponi positivi, ha funzionato. Soddisfatti tutti, a partire dalla dirigenza dell’Union. Prima però di applicarla a eventuali tifosi bisognerà risolvere alcuni nodi, come l’ok necessario dalle autorità locali (per il via libera si parla di maggio) e l’aumento delle postazioni, fondamentale per permettere a più persone di entrare nell’impianto. Quest’ultima possibilità potrebbe essere fornita dalla costituzione di punti decentrati, al di fuori dell’“An der Alten Försterei”.

Hansa, ingresso con limitazioni – Chi invece gli spettatori li vedrà già da questa settimana è l’Hansa Rostock, club di terza divisione del nord della Germania. Nel “derby dell’Est” contro l’Hallescher, in programma il 21 marzo, saranno ammessi all’”Ostseestadion” 777 tifosi, scelti tra chi possiede un abbonamento a vita e chi ha un tagliando e lavora per un’azienda partner dell’Hansa. Uno dei requisiti per entrare nell’impianto, in cui rimarrà chiusa la Südtribüne, è essersi sottoposti a un tampone ed essere risultato negativo.

La partecipazione del contingente di tifosi, possibile per il basso tasso di contagi a Rostock (18,6 su 100mila abitanti) è regolamentata da un protocollo, approvato dalle autorità locali e che prevede tra gli altri l’obbligo delle mascherine e il distanziamento sociale. L’Hansa, che è in lotta per la promozione in 2.Bundesliga, punta di portare in questo periodo di pandemia fino a 3mila spettatori all’”Ostseestadion”. Sperando che la situazione soprattutto fuori dal campo non peggiori.

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