Heitinga a Prime: «Inter? Avrei preferito non giocare subito contro di loro, sono tra le migliori squadre in Europa. Con Chivu ho un rapporto speciale» | OneFootball

L’allenatore dell’Ajax, John Heitinga, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel giorno della sfida in Champions League contro l’Inter

John Heitinga, allenatore dell’Ajax, ha parlato in vista della sfida di Champions League contro l’Inter, valida per la 1^ giornata della League Phase. In una dichiarazione a Prime Video, Heitinga ha rivelato il suo rapporto speciale con Cristian Chivu, tecnico dei nerazzurri. Heitinga, che ha giocato con Chivu all’Ajax, ha ricordato come il difensore romeno sia stato un supporto importante quando lui fu costretto a stare fuori per un grave infortunio.

L’allenatore olandese ha espresso affetto per Chivu, definendo l’Inter allenatore una parte integrante della storia dell’Ajax e augurandogli un caloroso bentornato. Nonostante il rispetto e la stima, Heitinga ha sottolineato che il suo obiettivo sarà vincere contro Chivu e i suoi, in una sfida che promette emozioni forti per entrambi.

SENSAZIONI – «E’ speciale essere qui e lo sarà ancora di più per la gara. Non vedo l’ora di sentire l’atmosfera, ne abbiamo bisogno».

LE DIFFICOLTÀ DEL GIRONE CHAMPIONS DELL’AJAX – «Dobbiamo essere realistici, il girone sarà duro per noi. Avrei preferito non giocare ad inizio stagione con l’Inter, ma va bene così. Sono una squadra forte, giocano assieme da anni, hanno fatto due finali di Champions. Sarà una gara tosta».

SULL’INTER – «Non hanno raccolto negli ultimi anni i risultati a cui sono abituati, ma l’Inter è l’Inter. Li ho visti giocare contro il Manchester City quando lavoravo nel Liverpool. Hanno giocatori eccezionali, possono fare la differenza, per me sono una delle migliori squadre d’Europa».

CHIVU? – «Ho un rapporto speciale con Cristian. Ricordo che quando sono arrivato da giovane sono stato fuori quindici mesi per un grave infortunio e in quel periodo c’era sempre. Era il capitano e mi è stato vicino. Non vedo l’ora di abbracciarlo. Vorrò batterlo ma dovremo essere molto bravi. Gli dico bentornato a casa perché questo è stato anche il suo palco, è ancora parte della storia dell’Ajax, ovviamente anche di quella dell’Inter. Ma rimane un giocatore che ha fatto tanto per l’Ajax».