Hernanes non ha dubbi sulla Juve: «Resta una società importante, ma se vuole tornare ai vertici deve fare questo». La sua analisi | OneFootball

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·18 ottobre 2025

Hernanes non ha dubbi sulla Juve: «Resta una società importante, ma se vuole tornare ai vertici deve fare questo». La sua analisi

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Hernanes, l’ex centrocampista analizza il momento bianconero: serve un tecnico che sposi la pragmatica identità della Juve, Motta era l’opposto

Un’analisi lucida, profonda, che parte dal passato per leggere il presente e indicare la strada per il futuro. L’ex centrocampista della JuventusHernanes, oggi opinionista per DAZN, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Soccermagazine, in cui ha parlato del calcio italiano e, soprattutto, della sua ex squadra. Per il “Profeta”, la Vecchia Signora resta un club speciale, ma per tornare ai vertici non basta cambiare guida tecnica, serve trovare l’uomo giusto, quello in linea con la filosofia storica del club.

Hernanes: l’identità Juve prima di tutto

Il brasiliano ha prima di tutto analizzato l’attuale equilibrio della Serie A, sottolineando come il dominio bianconero del decennio scorso sia ormai un ricordo.


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CAMPIONATO PIÙ EQUILIBRATO – «Rispetto al decennio scorso, dominato dalla Juventus, oggi il livello del calcio italiano appare decisamente più equilibrato. Basti pensare al trionfo dell’Atalanta in Europa League nel 2024 e al buon rendimento del Milan nelle coppe nazionali nella stagione passata.»

Hernanes ha poi spostato il focus sulla Juventus, ribadendone l’importanza ma mettendo in guardia da soluzioni affrettate. Per lui, la chiave è scegliere un allenatore che sposi l’identità del club, citando l’esempio negativo della gestione Thiago Motta.

LA FILOSOFIA JUVE – «La Juventus resta una società importante, con una cultura, una filosofia e un’identità molto precise. Tuttavia, cambiare allenatore non è di per sé la soluzione: non basta una novità in panchina per rimettere tutto a posto. Serve trovare la persona giusta, qualcuno che condivida i principi e la visione di gioco che da sempre contraddistinguono la Juve — e non è affatto semplice. Per esempio, Thiago Motta è un ottimo allenatore, ma per me rappresenta quasi l’opposto della filosofia bianconera. Storicamente, la Juve non ha mai avuto un’impostazione di gioco come quella proposta da lui: la sua identità è sempre stata più diretta, pragmatica, orientata al lavoro quotidiano e al risultato. Per questo motivo, non basta puntare su un tecnico capace: bisogna scegliere l’allenatore giusto per il progetto e per la tradizione del club. E naturalmente, oltre alla guida tecnica, servono anche giocatori in buona condizione per tornare ai vertici.»

L’analisi di Hernanes è una lezione di storia e di programmazione. La forza della Juventus, secondo lui, è sempre stata la sua identità “diretta, pragmatica, orientata al risultato”. Un allenatore, per quanto bravo, non può prescindere da questa filosofia, altrimenti rischia di fallire, come accaduto con Thiago Motta, considerato “l’opposto” di ciò che la Juve rappresenta. La ricetta del “Profeta” è chiara: per tornare a vincere serve l’allenatore giusto per il progetto e giocatori in forma. Un richiamo alla tradizione e alla concretezza, i valori su cui la Vecchia Signora ha costruito la sua leggenda.

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