Calcio e Finanza
·25 novembre 2025
Hoeness attacca il Barça: «Con quei debiti non potrebbe giocare in nessuna Prima Divisione»

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·25 novembre 2025

Due giganti del calcio europeo che oltre a scontrarsi sul campo sono agli antipodi per quanto riguarda la gestione economico-finanziaria. Da una parte il Bayern Monaco, al suo 33° bilancio in utile consecutivo, dall’altro il Barcellona che continua a registrare passivi, anche se i conti sono in leggero miglioramento e i blaugrana sperano nel nuovo Camp Nou per ripianare i propri debiti.
Proprio contro i conti del club catalano si è scagliato il presidente onorario del Bayern, Uli Hoeness che al podcast OMR ha dichiarato: «È assurdo che abbiano un debito di oltre 1,3 miliardi di euro. È assurdo e intollerabile. In qualsiasi Paese, con questo debito, non potrebbero giocare nella Prima Divisione di nessun campionato. Con assoluta sicurezza… e qui non succede nulla».
Hoeness poi rincara la dose: «Il Barça non è il modello di gestione che immagino per una squadra. Contrasta completamente con il controllo che abbiamo al Bayern e con la nostra buona economia, che dovrebbe essere un esempio per i club europei. È chiaro che una gestione solida, criteri economici solidi e una qualità sportiva che non dipende da rischiose manovre contabili fanno la differenza».
E infine arriva la critica sui mezzi usati dal club negli ultimi anni per risollevare i conti, riuscendo anche a operare sul mercato, ingaggiando spesso i calciatori a parametro zero, proprio come l’ex Bayern Robert Lewandowski: «Le rigide regolamentazioni tedesche sulle licenze e la pressione delle verifiche contabili paralizzerebbero immediatamente un club con un debito di 1,3 miliardi di euro».









































