Juventusnews24
·2 giugno 2025
Huijsen non sente la pressione: «58 milioni? Non mi fa molto effetto. Molto felice di essere stato alla Roma, sui miei idoli e la Spagna…»

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·2 giugno 2025
L’ex difensore della Juve, Dean Huijsen, approdato al Real Madrid, ha rilasciato un’intervista al quotidiano spagnolo AS.
SUL REAL MADRID – «Ringrazio tutte le persone che hanno reso possibile il mio passaggio al Real Madrid. Ringrazio Florentino, i direttori sportivi e tutte le persone che sono state coinvolte. Sono felicissimo. Con Xabi Alonso abbiamo parlato un po’ della squadra, di quello che aveva in mente e del progetto. Naturalmente vogliamo tornare a vincere e siamo sicuri di riuscirci. Penso di essere un difensore con un buon piede e naturalmente lui vuole che aiuti la squadra quando esco con la palla».
SUL SUO VALORE – «Il mio progetto era di fare due anni al Bournemouth, crescere e poi vedere cosa avrei potuto fare. Ma le cose sono andate molto velocemente, più del previsto. Acquistato dal Real Madrid per 58 milioni? Non mi fa molto effetto, la cifra che hanno pagato era per la clausola».
IDOLI – «Huijsen più Varane o più Ramos? Il mio idolo è Sergio Ramos. Per me è molto completo e aveva tutto, anche in termini di leadership, goal e personalità, per questo aspiro a diventare come lui».
SU MOURINHO – «La chiamata di Mourinho a Natale? Ero con la mia famiglia e il telefono ha squillato. Non potevo crederci. Gli sono molto grato e sono molto felice di essere stato alla Roma. Mi ha scelto lui, sapete com’è fatto. È uno che non ha paura e se pensa una cosa, la fa senza paura».
SUI COMPAGNI – «Voglio giocare con i migliori, se posso farlo tanto meglio e Mbappé, Vinicius, Rodrygo e Bellingham sono tra i migliori in circolazione. Conoscevo solo Asencio personalmente, ma non vedo l’ora di conoscere tutti. Mi hanno scritto in molti, sei o sette mi hanno dato il benvenuto. Al Bournemouth il 2 era quasi l’unico numero libero e il 12 è il numero che ho in Nazionale. Vedremo che numero indosserò a Madrid».
SPAGNA – «L’esordio con la Spagna contro l’Olanda? Ci sono stati dei fischi. Me lo aspettavo. Già durante il riscaldamento ho sentito insulti e urla. Questo mi ha motivato ancora di più. Non mi importava».