😂 I 5️⃣ MEME più iconici di Spalletti! Papere, "Uomini forti" e...🐔 | OneFootball

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Diego D'Avanzo·30 ottobre 2025

😂 I 5️⃣ MEME più iconici di Spalletti! Papere, "Uomini forti" e...🐔

Immagine dell'articolo:😂 I 5️⃣ MEME più iconici di Spalletti! Papere, "Uomini forti" e...🐔

Luciano Spalletti torna in Serie A dopo due anni e mezzo: un rientro che porta con sé tanti momenti iconici, alcuni finiti direttamente nella storia dell'Internet calcistico italiano.

Che sia il "Twitter Calcio" o i meme che vediamo su IG, Spalletti (come ha fatto anche Allegri) è stato una fabbrica di meme e frasi celebri. Vediamo 5 momenti tra i più ricordati sui social.


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Le galline del Cioni e la papera Biancaneve

Se torniamo al 23 ottobre 2016 dopo Roma-Palermo (4-1) un giornalista pone una domanda sull'ambiente attorno al club, indagando sulle prestazioni di Juan Jesus. La risposta è no-sense: "Il problema è che le galline del Cioni hanno bisogno di mezzo chilo di granturco. Il Cioni è quello che abita vicino a me a Certaldo... soddisfacente come risposta?".

Sempre a tema agricolo ma senza nessuna malizia è invece un video storico di Spalletti, nella sua rimessa di Certaldo mentre dà dei biscotti alla sua paperella: "Si chiama Biancaneve e fa colazione solo a biscotti... piano!".


"Ma quali emozioni... che c**** dice?!"

A giugno 2011 durante la sua esperienza allo Zenit San Pietroburgo, Spalletti pareggia una partita in casa della Dinamo Mosca per un gol incassato a recupero già scaduto. Nel post-partita gli parlano di "Emozioni" e il tecnico sbotta:

"Emozioni? Quale emozioni?! Ma che c**** dice? 4 minuti di recupero, 30 secondi per la sostituzione: 4:30. Se si fanno le cose regolari va tutto a posto. Perchè l'ha fatta durare 20 secondi in più? Perchè gli fa piacere così! Io l'ho già detto che a lui (l'arbitro, ndr) non gli sto simpatico e anche oggi l'ha fatto vedere".


Gli auguri in russo: "dobroye utro palich"

Il 21 marzo del 2020 Luciano Spalletti si ricorda del suo periodo in Russia e fa un "regalo" a “Palich”, storico fotografo dello Zenit. Un messaggio di auguri che il club pubblica su Instagram. L'intenzione è nobilissima, il risultato è da "IA prima dell'IA".


"Potrebbe essere... è petto netto!"

A febbraio 2019 dopo un pareggio per 3-3 in Fiorentina-Inter, Spalletti discute con Fabio Caressa nel post-partita per il rigore concesso ai viola al 101' minuto: tutta a causa di un sospetto tocco di mano (che invece era petto) da parte di D'Ambrosio.

Spalletti critica il racconto dell'episodio: "Ti ho sentito quando lo commentavi... Potrebbe essere, potrebbe essere, potrebbe essere, potrebbe essere. È petto netto!". Una frase ripetuta tantissime volte che è diventata un cult.


"Uomini forti, destini forti. Uomini deboli, destini deboli."

Tra le innumerevoli massime sulla vita di Spalletti, la più famosa è certamente: "Non è nelle stelle che è conservato il nostro destino, ma in noi stessi. Uomini forti, destini forti. Uomini deboli, destini deboli. Non c'è altra strada”.

La frase è la riformulazione di un dialogo del Giulio Cesare di William Shakespeare: "C’è un momento in cui l’uomo è padrone del suo destino: la colpa, caro Bruto, non è nella nostra stella, ma in noi stessi, che ci lasciamo sottomettere".

Il primo momento in cui Spalletti la pronuncia in modo più breve: "Uomini forti, destini forti. Uomini deboli, destini deboli" risale al 2016 dopo una partita della Roma con l'Atalanta.


📸 Claudio Villa - 2024 Getty Images

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