I legali degli Elkann sul sequestro: «I nostri assistiti sono estranei ai fatti» | OneFootball

«Il sequestro eseguito in questi giorni è un passaggio procedurale che non comporta alcun accertamento di responsabilità dei nostri assistiti, come peraltro precisato nello stesso comunicato della Procura». Così, in una nota, i legali dei fratelli Elkann, a proposito del sequestro di 75 milioni di euro annunciato ieri dalla Guardia di Finanza.

«A nostro avviso, inoltre, il sequestro non soddisfa i requisiti previsti dalla legge per la sua emissione perché, tra l’altro, non c’è mai stato alcun rischio di dispersione dei beni degli indagati», si legge ancora nella nota dei legali su quanto annunciato nella serata di ieri.

«Nel merito, si ribadisce che Marella Caracciolo era residente in Svizzera sin dagli inizi degli anni settanta, ben prima che nascessero i fratelli Elkann. La volontà di risiedere in Svizzera non è mai venuta meno nel corso di tutta la sua vita. Pertanto, le circostanze di fatto come ricostruite dalla Procura non sono condivisibili e restiamo convinti di poter dimostrare l’estraneità dei nostri assistiti ai fatti addebitati», concludono gli avvocati.