Inter News 24
·11 ottobre 2025
Ibrahimovic racconta: «Mourinho ti entrava in testa, ma un altro allenatore mi ha fatto diventare un animale! A chi dice che non ho mai vinto la Champions rispondo così»

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·11 ottobre 2025
Salito sul palco del Festival dello Sport a Trento, Zlatan Ibrahimovic, Senior Advisor del Milan, ha ripercorso alcune tappe della propria carriera tra cui gli anni all’Inter con Mourinho.
MOURINHO E GUARDIOLA? – «Questi due allenatori hanno cambiato il calcio, ho avuto la fortuna di avere entrambi. Sono cresciuto tanto, con uno sono cresciuto più fuori dal campo che dentro. Entrambi hanno fatto la storia, tutti e due mi hanno voluto nelle loro squadre e sono due persone differenti. Uno l’ho incontrato a inizio carriera, l’altro era tutto mentale, ti entrava in testa e da lì ti controllava. Due allenatori convinti in modo diversi, uno crede in un certo tipo di gioco, Guardiola, l’altro, Moruinho, cerca risultati e vuole vincere, come li cerca i risultati non importa. Se ho perdonato Guardiola? Non lo perdoni se non sai quale problema c’era, io non ho avuto problemi, io i miei problemi li ho risolti e lui era felice di vedermi a New York».
L’ALLENATORE CHE MI HA FATTO ARRABBIARE PIÙ DI TUTTI? – «Dico sempre Capello. Mi ha portato alla Juve e da lì è iniziato il mio percorso di trasformazione da calciatore a fuoriclasse, l’ultimo step a cui pochi giocatori arrivano, so che lo devono dire altri, ma lo dico per me stesso. Mi sono allenato in un altro modo mentalmente e fisicamente. Capello ti alza e ti schiaccia portandoti anche sotto terra, ti fa sentire wow e poi zero, era il suo modo di lavorare con me. Ma non con tutti, cercava di entrare così nella testa dei giocatori per farli diventare quello che voleva. A volte gli allenatori non devono essere professioni, ma manager, quando hai qualità alta in squadra devi entrare nella loro testa e farti seguire. Lui da essere normale mi ha fatto diventare un animale, ecco».
MAI VINTO PALLONE D’ORO E CHAMPIONS LEAGUE – «Il Pallone d’oro non è un rimpianto. Strano che io non l’abbia vinto, potevo vincerne almeno due. Non sempre il più forte vince il Pallone d’oro. Neanche la Champions ho vinto, me lo ripetono spesso, ma se guardano bene io ho vinto il 90% di più di chi ha vinto solo la Champions. Dembelé? Trofeo individuale e quindi devi scegliere chi fa la differenza individualmente, credo che sia stato Yamal a fare la differenza individualmente. Sicuramente Dembelé ha meritato, quindi complimenti a lui»
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